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venerdì 15 giugno 2012

IL GIUDIZIO DELLA GENTE

Io sono cresciuta in un paesino del Sud , in questi  paesi ci si conosce tutti, ognuno sa tutto o pensa di sapere tutto degli altri, c'è ancora quel senso di rispetto e di pudore,c'è sopratutto la paura del giudizio della gente.Tante cose si evitavano di fare perchè "chissà cosa dice la gente, che figura facciamo".
Mi ricordo mia nonna, in occasione della morte di mio nonno, io ero ragazza, volevo bene al nonno. All'epoca si usava vestirsi  di nero in occasione di un lutto, io quella volta trasgredii, non volli mettere nemmeno un segno, e  la preoccupazione di mia nonna è stata "anna che dirà la gente"?
In verità io in questo senso sono stata sempre ribelle, ho fatto sempre quello che pensavo senza minimamente preoccuparmi del giudizio della gente e questo mi ha procurato qualche leggero problemino con i miei ancora ancorati alle vecchie tradizioni.
Ma io so di avere avuto ragione, in alcuni casi, anzi devo dire quasi sempre, la gente in generale, parla per il gusto di parlare, io dico forse per ignoranza, alcune volte lo fanno  per affetto, perchè vogliono sentirsi importanti, vogliono farti credere che ti sono vicini, in verità vogliono solo intromettersi nella tua vita e diventarne partecipi.
Per farvi capire come avevo ragione vi racconto un storiella trovata per caso su un almanacco.


"Tanto tempo fa un monaco e  un ragazzotto decisero di andare in città e per farlo utilizzarono l'unico mezzo a loro disposizione cioè un asinello.
Il monaco anziano in groppa all'asinello e il ragazzo a piedi. Alla prima svolta incontrarono un gruppetto di persone che naturalmente ebbero da ridire: "guarda il monaco sull'asino e quel povero ragazzo gracilino a piedi"
Il vecchio monaco udite le parole scese dall'asino e fece salire il ragazzo e cosi proseguirono il cammino.Poco più avanti incontrano un gruppetto di persone "Guarda cosa si deve vedere.Un giovane sano e robusto sull'asino, mentre un vecchio monaco a piedi, non c'è più rispetto"
A queste parole il ragazzo scese aiutò il vecchio a salire e poi salì sull'asino anche lui e cosi proseguirono il viaggio.Strada facendo altri commenti "guarda quella povera bestia sotto il peso di quei due fannulloni, non hanno nessuna pietà"
Il monaco e il ragazzo sentiti i commenti scescero dall'asino e proseguirono il cammino a piedi, ma qualcuno non era ancora soddisfatto: "Guardate che sciocchi , quei due hanno l'asino e vanno a piedi"
A questo punto il monaco decise di ritornare a casa e strada facendo spiegò al ragazzo "hai capito la lezione?Per quanto ti sforzi di accontentare gli altri, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire.


Morale della favola? Imparare a tirare diritto per la propria strada senza prestare ascolto alle chiacchiere della gente.
"Ti criticheranno sempre,parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei!Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro , che non ha prove iniziali:canta,balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi"
"Charlie Chaplin"


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