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domenica 24 giugno 2012

LA STORIA DI DOMENICO UN  EMIGRATO CALABRESE

Anni fa anche i nostri connazionali emigravano alla ricerca di un lavoro , in molti casi lasciavano la loro terra, la loro famiglia , i loro figli per un futuro incerto.

Domenico è un signore adesso abbastanza anziano ma ancora molto lucido,che ama raccontare la sua storia con una vena di malinconia.
Anni fa ,all'età di 18 anni decise di partire per cercare lavoro e scelse come meta l'Australia, li infatti c'erano altri suoi connazionali.

Domenico era analfabeta cosi la sorella decise di insegnargli quelle  poche parole che gli  avrebbero permesso  di comunicare con i suoi. Le parole erano "mamma sto bene "e poi  gli insegnò l'indirizzo di casa

Con questo grande bagaglio, Domenico parti con la nave alla volta dell'Australia. Il viaggio era lungo,durava 38 giorni, per cui Domenico cominciò a scrivere a casa per comunicare che stava bene con quelle poche parole che la sorella gli aveva insegnato.Qualche giorno  dopo gli fu restituita la lettera , lui pensava che fosse la risposta dei suoi  , ma una ragazza Isabella,con la quale aveva fatto amicizia, gli spiegò che la lettera era tornata indietro perchè l'indirizzo era sbagliato e cosi lei si offri di dare qualche lezione a Domenico che nei giorni che seguirono riusci ad imparare a leggere e scrivere.
Arrivati a destinazione, le stade di Domenico e Isabella si divisero e per un certo tempo i due  non si incontrarono.
Domenico si era dato da fare, con l'aiuto dei suoi connazionali, riusci a trovare lavoro presso un ristorante, era un ragazzo molto volenteroso, un grande lavoratore ed era tenuto in gran conto dai padroni del locale.

Era anche appassionato di calcio e si era iscritto in una squadra locale che partecipava al campionato.Nella squadra c'era anche un romano con quale Domenico non andava molto d'accordo.
Un giorno durante una partita, il romano punzecchiò Domenico che spinto dalla collera gli sferrò un pugno e quindi fu espulso dalla squadra.
Andando verso gli spogliatoi, si senti chiamare e voltandosi vide Isabella che era nientemeno che la moglie del romano.
I due  dopo un'attimo di esitazione e tante spiegazioni da parte di Isabella    fecero amicizia e per un certo tempo si frequentarono, poi il romano  fu trasferito e quindi le loro strade si divisero.

Domenico intanto si era dato da fare, aveva messo da parte qualche soldino e aveva aperto un ristorante in proprio, gli affari andavano bene, si era fatto una posizione invidiabile.
Incontrò una ragazza, si sposò ed ebbe due figli.
La vita di Domenico scorreva felice fino ad un bruttissimo giorno, avevano deciso di andare al mare tutta la famiglia, in macchina si scherzava, si cantava, ad un certo punto una macchina sbucata dal nulla, li investe e fu cosi che Domenico perse tutta la sua famiglia.
Da quel momento Domenico non vive più, la vita per lui non ha più senso , niente lo interessa più, decide allora di vendere tutto e di ritornare a casa.
Adesso Domenico è ritornato nella sua terra,è piu stanco che mai, racconta la sua storia con grande passione , negli occhi traspare  una grande tenerezza quando racconta  di quella ragazzina che tanti anni prima durante una lunga traversata gli insegnò le basi fondamentali per inziare a leggere e scrivere, ma gli occhi gli si riempiono di lacrime quando accenna alla sua famiglia perduta.
Domenico era partito solo a cercare fortuna, l'aveva trovata, ma un destino beffardo l'aveva fatto ritornare da solo nella sua terra.


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