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domenica 25 agosto 2013

PROBLEMA IMMIGRAZIONE


Sicuramente è un argomento spinoso, ma in questi giorni si sta parlando moltissimo del problema immigrazione anche perché gli sbarchi sono notevolmente aumentati.

Attraccano sulle nostre coste barconi di gente disperata,  bambini , donne incinte, scappano dai loro paesi in guerra  trascinandosi dietro quello che resta della loro vita racchiuso in un misero fazzoletto.

Paesi perennemente in guerra, una guerra stupida senza significato voluta dai "potenti" della terra che non muovono un dito  per farla smettere chissà perché? forse perché non hanno interessi a farla finire o perché il guadagno delle multinazionali delle armi arriva alle stelle?

E chi paga le conseguenza di quest'assurdo massacro? Quella povera gente che sicuramente non ha chiesto di nascere li ma si è trovata in quei paesi per pura fatalità.

Ci rendiamo conto, noi che viviamo in paesi "normali", della fortuna che abbiamo avuto a nascere in una terra  senza guerra? Possiamo vedere i nostri figli giocare senza il pericolo che una mina gli scoppi sotto i piedi, possiamo uscire liberamente senza la paura di essere falciati da un proiettile, possiamo partire liberamente per una vacanza, utilizziamo con grande facilità acqua e corrente elettrica , abbiamo una casa, abbiamo molto più di quello che effettivamente ci serve eppure molto spesso ci lamentiamo, non siamo contenti anzi siamo depressi, immotivati.

E allora che cosa dovrebbe dire questa povera gente? Ci mettiamo qualche volta nei loro panni? lasciano un territorio di morte  e distruzione per andare incontro a un futuro non sempre roseo anzi tutt'altro che roseo.

Vengono stipati in   rifugi che per quanto attrezzati non possono sopportare il gran numero di persone che arriva giornalmente.

E poi diciamoci la verità che futuro può dare l'Italia a queste persone se già molti Italiani non hanno un futuro?( intendo lavorativo).

In Italia mancano i controlli, giornalmente parecchi di questi immigrati scappa dai rifugi e fa perdere le tracce. I paesi , le città sono pieni di immigrati, te li trovi ad ogni angolo, gente disperata che chiede aiuto.

E' vero quello che dice Papa Francesco , "la cultura del benessere ci rende insensibili alle grida degli altri ,ci fa vivere in bolle di sapone in una situazione che porta all'indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell'indifferenza, ci siamo abituati alla sofferenza dell'altro , non ci riguarda, non ci interessa, non è affar nostro"

Ma è pur vero che dobbiamo guardare in faccia la realtà, ci troviamo difronte  un’Italia oltraggiata da classi dirigenti incapaci, un’Italia in pieno e inarrestabile declino, un'Italia senza regole e senza leggi, un'Italia che non sa badare a se stessa.

Com'è possibile pensare che  questa classe politica, che non riesce a risolvere i problemi dell'Italia anche i più piccoli ,    possa badare anche agli immigrati, questi che non fanno altro che bisticciare per una poltrona, pensate davvero che riusciranno a gestire la questione immigrati?

Questo è un problema che prevarica gli interessi personali, gli interessi di partito, è un problema di coscienza e a mio parere in parlamento di coscienza è rimasto ben poco.

Mi auguro sia per noi ma soprattutto per questa povera gente che presto si trovi una degna soluzione naturalmente con il coinvolgimento del resto dell'Europa che per adesso è assolutamente assente.











mercoledì 21 agosto 2013

LO SAPEVATE CHE ....?


FA BENE CAMMINARE A PIEDI NUDI

Lo studio è stato effettuato in un ospedale di Chicago  su un gruppo di malati di osteoartrite .La ricerca ha dimostrato che chi ha problemi alle ginocchia trova beneficio a camminare a piedi nudi perché questo tipo di camminata permette di caricare il 19% di peso corporeo in meno su questa articolazione molto delicata.

GLI OCCHIALI MIGLIORANO L'UMORE

Secondo uno studio dell'Università di Alabama portare gli occhiali non solo migliora la vista ma regala anche un po di buonumore. La ricerca è stata condotta su un gruppo di persone con più di 55 anni ed ha portato alla conclusione che portare le lenti da vista aiuta a prevenire la depressione, a sentirsi più allegri e sereni dei coetanei che, pur avendo bisogno degli occhiali non li hanno mai portati

I PRIMI DELLA CLASSE GIA' ALLA MATERNA

Uno studio americano ha stabilito che i bambini che a 4 5 anni sanno già contare, parlano bene, riescono a  stare attenti con più facilità e seguono con meno fatica le lezioni.

DIETA SALVA MEMORIA

Uno studio effettuato presso  un ospedale di Bordeaux  ha portato alla conclusione che una dieta ricca di pesce, verdura e frutta ( in particolare mele, merluzzo e broccoli) aiuta a ridurre il rischio di contrarre malattie degenerative del cervello come l'Alzheimer .(e vi pare poco?)

UN TOCCO DI ARANCIONE

I colori caldi e vivaci aiutano a combattere la depressione e la malinconia. Dopo una separazione pitturare una parete di arancione , oppure arredare la casa con candele o fiori arancioni può sicuramente risollevare il morale.

GRASSO E' BELLO

I chili di troppo non porteranno la salute ma la felicità si. Secondo un quotidiano tedesco gli uomini sovrappeso sono più di buonumore, e le donne hanno un maggiore desiderio sessuale. Infatti un'elevata quantità di grasso è in grado di stimolare la serotonina che è la sostanza del buonumore mentre nelle donne incrementa le quote di ormoni soprattutto di estrogeni alimentando la libido.

LA T-SHIRT CONSUMA ENERGIA

Secondo uno studio dell'università di Cambridge, il 60% dell'energia consumata da un capo di abbigliamento viene prodotta dal lavaggio, il che vuol dire che una tshirt riesce a consumare nella sua vita circa quattro chili di anidride carbonica, uno dei più pericolosi gas a effetto serra.

Ho consultato diversi giornali per trovare qualche curiosità ma con mia grande meraviglia non ho trovato uno studio fatto in Italia, gli Italiani sono troppo impegnati o sono troppo seri per effettuare simili studi?


 









domenica 18 agosto 2013

DECLUTTERING O MEGLIO FARE ORDINE



Non so se lo sapete ma io detesto le parole straniere , detesto gli italiani che scimmiottano , che non possono fare a meno di utilizzare sinonimi stranieri , come se coiffeur facesse guadagnare di più che non parrucchiere , e cosi è nato il decluttering  che in italiano non è altro che "fare ordine".

Se gli Italiani riescono a fare più ordine nella propria vita  allora ben venga il decluttering.

Secondo un recente sondaggio le persone usano solo il 20% delle cose che possiedono, il rimanente 80% resta chiuso negli armadi generando confusione e disordine.
Per questo motivo  in Inghilterra e in America l'arte di mettere ordine viene insegnata in corsi specifici.
Con l'arte del decluttering si impara a mettere ordine  a casa , in ufficio, si impara a mettere da parte il vecchio per fare posto al nuovo.

Non è piacevole stare in una casa che straripa di cose vecchie,  superflue, diventa soffocante; al contrario se riusciamo ad eliminare tutte le cose inutili   la permanenza tra le mura domestiche diventa confortevole.

Le case al giorno d'oggi sono piccole a causa degli alti prezzi , c'è poco spazio a disposizione e in questo modo si fa presto a riempirle di inutili cianfrusaglie, anche perché con la vita frenetica di oggi il tempo che si dedica alla vita domestica è limitato , cosi si finisce per ridurre ancora di più i propri spazi vitali e la casa diventa difficile da gestire .

Ma che cosa ci spinge ad accumulare tutta questa roba? ve lo siete mai chiesto?

In un mondo proiettato verso il consumismo il bisogno di avere diventa sempre più forte. Spesso ci si sente giudicati più per quello che si ha che per quello che si è.

Abbiamo un attaccamento morboso alle cose che ci circondano, , qualcuno conserva anche gli scontrini dei viaggi, i biglietti, vestiti e scarpe vecchie e ci nascondiamo dietro un "può essere utile" e "se torna di moda" è " un oggetto di qualità" è " un ricordo"

Eliminare questi pensieri è il primo passo per decidere di fare ordine.

Vi dico questo perché io sono la prima ad accumulare roba, i miei figli che vivono fuori quando ritornano portano immancabilmente qualcosa che non utilizzano più e quindi deve essere  conservata.

Nel momento in cui mi rendo conto che le cose conservate rischiano di mandarmi  fuori di casa  , do sfogo al mio "fuori tutto" e in quel minuto vale la pena di citare mio figlio che dice che sono un pericolo ambulante perché quando mi scatta la cavallina butto tutto senza fare alcuna distinzione.

Liberarsi di ciò che è vecchio o rotto ci consente di prendere le distanze dal passato per fare posto ad esperienze nuove.

I ricordi per quanto importanti rappresentano nella vita di ognuno una zavorra, ci bloccano, non ci permettono di migliorarci , di andare avanti.

Liberarsi del superfluo aiuta a liberarsi del passato e a trovare soluzioni nuove adatte alla nuova realtà e a quello che siamo oggi.






giovedì 15 agosto 2013




LA MIA GITA IN SILA

Ieri siamo partiti tutta la famiglia (quasi tutta) insieme a degli amici per fare una gita in Sila.



Al mare faceva un caldo infernale, invece in montagna abbiamo trovato una meravigliosa frescura tanto da pensare di trasferirci per qualche giorno nella nostra casetta al Villaggio Biancaneve.



 
Ritorno sempre volentieri in quella casa dove trascorrevamo con i bimbi piccoli parte dell'estate, sono ricordi bellissimi perché trascorsi in compagnia di amici , di tanti amici ,e con tutti quelli del villaggio  con i quali si era creata una fantastica armonia.


Il mio albero delle farfalle era l'invidia del villaggio, d'estate decine di farfalle coloratissime si poggiavano sui fiori  ed era uno spettacolo di una indicibile bellezza.

Facevamo tante camminate nei percorsi della forestale,  andavamo a raccogliere funghi, si organizzavano tante cenette tutti insieme nell'anfiteatro del villaggio che era stato costruito apposta per questi incontri collettivi.

Ognuno preparava una specialità , si cenava insieme e poi si ballava fino a tardi. 

Crescendo i ragazzi hanno preferito il mare , quindi in Sila ci torniamo per qualche giorno in estate , per festeggiare il Capodanno o in inverno se i ragazzi decidono di andare a sciare.

Ieri abbiamo fatto una passeggiata a Villaggio Mancuso che è un posto fantastico, un posto che odora di favole.

Visita obbligatoria al  "grand Hotel delle fate" , una struttura bellissima , tutta in legno in perfetta sintonia con l'ambiente circostante, l'albergo era il vanto della nostra Sila , purtroppo come tutte le cose belle da anni è stato abbandonato per fare posto a delle orribili costruzioni in cemento .

Tutt'intorno all'albergo  ci sono  delle casette in legno che per fortuna i privati stanno ristrutturando riportando la zona all'antico splendore



Una delle chiesette del villaggio



Un'altra meraviglia della nostra Sila è il Parco Nazionale che comprende 74000 ettari di aree protette, salvaguardando una ricchissima biodiversità, un patrimonio ambientale di immenso valore, una molteplicità di boschi, laghi, sentieri, nel verde di una montagna ancora incontaminata

l'uccellino in posa per la foto


il bambi in attesa della briciolina



l'immensità e la bellezza dei boschi e dei laghi


 l'agriturismo sul Lago passante

 migliaia di ortenzie di vari colori
 
 

i percorsi segnati dalla Forestale


il giardino delle piante aromatiche e officinali
 



 il museo



le voliere






 
Vi ho fatto vedere solo una piccolissima parte delle bellezze delle nostre montagne sconosciute a molti purtroppo anche calabresi questa è una parte della Sila Catanzarese, chiamata  Sila piccola, ma c'è anche la Sila grande ,  la Cosentina della quale vi parlerò in un altro post.
 
Spero con le mie foto di avervi invogliato a fare una visita alle nostre montagne, ai nostri laghi alle meravigliose bellezze della Calabria.

venerdì 9 agosto 2013

PROBLEMA  ANZIANI


Questa mattina ho aiutato una vecchietta a risalire dal mare, l'ho vista un poco affaticata, era scesa sulla spiaggia vestita di tutto punto, con il maglioncino nero manica lunga, voleva rinfrescarsi  i piedi perchè soffriva di circolazione.

Era un po traballante è l'ho aiutata a tornare  a casa, nel tragitto mi ha raccontato tutta la sua vita , un marito bravissimo, che suonava nella fanfara dei carabinieri, perso ormai da tredici anni, tre figli tutti sistemati e lei si era trasferita dalla figlia sposata.

Ho sentito che affannava e le ho chiesto "ma ha qualche problema con il cuore"? No mi ha risposto per fortuna con il cuore no.
ho la fibrillazione
ho  pure  quella macchinetta, come si chiama?  Il pace maker? Si si mi risponde
e poi ho pure un'altra cosa però non mi ricordo come si chiama, praticamente ho tutto spastato da una parte.

Non ho ben capito che cosa volesse dire però ho voluto chiederle perché non si era fatta accompagnare da  sua figlia, non ho voluto disturbare, mi risponde, perché stavano dormendo.

Queste cose mi fanno pensare, mi riportano alla memoria i miei vecchietti, gli errori commessi, le cose che avrei potuto fare per rendere la loro vecchiaia più accettabile, invece con la vita frenetica di tutti i giorni, lavoro ,casa , famiglia , non ho fatto proprio niente.

Non è facile assistere persone anziane, mi rendo conto che per le giovani famiglie si diventa un peso, i ragazzi sono già oppressi da mille problemi e dover gestire anche le persone anziane diventa  problematico soprattutto se si è distanti e soprattutto se si ha a che fare con testardi che vogliono stare da soli perché sicuri di potercela fare, e finchè sono in due va ancora bene perché si accudiscono a vicenda ma quando uno dei due ci lascia e li che arrivano i veri problemi.

La frase più ricorrente è : "meglio lasciare gli anziani nella loro casa tra i loro ricordi"
non sono assolutamente d'accordo, mio padre è vissuto due anni dopo la morte di mia madre assistito, si fa per dire da badanti delle quali mi astengo dal fare qualsiasi commento, sappiate solo che il loro atteggiamento mi ha portato alla intolleranza totale nei confronti di una parte del genere umano.

La cosa che mi piacerebbe realizzare, tenuto conto che il problema fra qualche anno potrebbe interessare anche la sottoscritta ,sarebbe una casa albergo in cui riunire tanti vecchietti, naturalmente autosufficienti, che  potessero continuare a gestire la loro vita in perfetta autonomia, in compagnia e con la possibilità di poter continuare ad occuparsi delle cose che facevano a casa loro.

Mi piacerebbe realizzare  un laboratorio in cui ognuno di loro potesse leggere, dipingere, lavorare a maglia, cucire, sentire musica, dedicarsi all'orto, magari organizzare delle mostre con i lavori da loro prodotti,  organizzare dei pranzetti preparati da loro e invitare  i parenti .

Una casa in cui ogni persona potesse sentirsi libera di poter organizzare la propria  vita come meglio crede in compagnia di altri simili con cui parlare, confrontarsi, ricordare la vita vissuta, senza vivere di rimpianti e di ricordi , ma continuando  la propria esistenza nella serenità, sentendosi ancora utile e libera.