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venerdì 26 ottobre 2012

SEMIFREDDO DI CASTAGNE


Non so se a Voi piacciono le castagne, io ne vado matta, mi piacciono in tutti i modi, bollite, caldarroste, la marmellata , non parliamo dei marrons glaces mi fanno impazzire.

 Visto che siamo nel periodo di questi stupendi frutti, Vi do una ricetta molto semplice ma molto golosa e gustosa.

Se siete a dieta per un giorno dimenticatela.

Ingredienti:

1 barattolo di marmellata di castegne
5 uova
200 gr di zucchero
1/2 litro di latte
1/4 di panna
zucchero a velo
10 marrons glaces
1 bustina di zucchero vanigliato


Sbattete in una casseruola i tuorli d'uova con lo zucchero, quindi versate lentamente il latte fatto scaldare ma non bollire e lo zucchero vanigliato.

Ponete sul fuoco e fate addensare il composto mescolando in continuazione;
raggiunta la giusta densità, fate intiepidire e incorporate la marmellata di castagne rimestando con cura.

Versate il tutto in uno stampo e passate nel freezer a rassodare avendo cura di mescolare spesso in modo che la superficie non geli.

Nel frattempo montate la panna con lo zucchero a velo e spalmatelo sul dolce.

Guarnite con i marrons glaces e lasciate in frigo fino al momento di portare in tavola.










giovedì 25 ottobre 2012

SOS PIANETA TERRA


"Inquinando senza sosta il mondo in cui si vive e compromettendo il delicato equilibrio fra esseri viventi e ambiente naturale, l'uomo sta condannando a morte sè stesso"

Ieri ho letto un articolo su un giornale che mi ha fatto rabbrividire, vi dico subito che se ci fossero stati i miei figli non  l'avrei potuto leggere, mi vietano tutto quello che abbia a che fare con  catastrofi più o meno naturali, perchè poi le mie preoccupazioni, le mie ansie si ripercuotono su di loro.

Si  parlava dell'inquinamento del nostro pianeta,Vi assicuro che  c'è veramente di che preoccuparsi, vi riassumo brevemente l'articolo.
Lo smog a Tokio è cosi denso che qualcuno si chiede se valga la pena di avere un'automobile quando non c'è più un cielo azzurro sotto cui viaggiare.
Gli svizzeri che sono cosi amanti della pulizia, hanno scoperto che i loro laghi , quelli di Ginevra e Costanza, si stanno intorbidendo a causa degli scarichi delle città e delle industrie.
Alcuni dei leggendari fiordi norvegesi sono insozzati da maleodoranti rifiuti solidi.
Il Reno sembrerebbe essere il fiume più inquinato, fiume noto come la fogna d'Europa.
Negli Stati Uniti l'ambiente è gravemente minacciato dagli abbondanti rifiuti della più ricca economia del mondo, produttrice di quasi il 50% dell'inquinamento industriale del nostro paese.
E l'Italia? La Commissione Europea ha minacciato l’Italia di adire la Corte di giustizia europea in quanto il nostro Paese non ha attuato correttamente la normativa UE in materia di responsabilità ambientale.
Pertanto, su raccomandazione del commissario per l’Ambiente Janez Potočnik, la Commissione sta per inviare un parere motivato complementare per chiedere all’Italia di adeguare in tal senso la propria legislazione.
La direttiva sulla responsabilità ambientale stabilisce un quadro giuridico per questa materia in base al principio “chi inquina paga”, con l’obiettivo di prevenire e di riparare i danni ambientali. Le persone fisiche e giuridiche che esercitano le attività elencate nella direttiva, o effettuano i controlli, sono oggettivamente responsabili dei danni che causano all’ambiente con la loro attività. Tali danni comprendono i danni ai corpi idrici, alle specie e agli habitat naturali protetti, e al terreno.(peccato che siamo in Italia).

All'inquinamento si è fatto ormai l'abitudine, cosi come alle strade soffocate dal traffico  o  disseminate di rifiuti.
La terra ha un suo sistema per eliminare i rifiuti, però naturalmente c'è un limite a tutto, i rifiuti tossici possono uccidere i minuscoli organismi che normalmente puliscono l'acqua dei fiumi. Intanto la tecnologia moderna violenta la natura con decine di migliaia di sostanze sintetiche, molte delle quali sono praticamente inalterabili.
Ci sono barattoli di alluminio che non si arruginiscono, materie plastiche che possono durare  decenni, petroli galleggianti , rifiuti radioattivi la cui tossicità si mantiene per secoli.
Dove vanno a finire tutte queste sostanze?La maggior parte nei mari che coprono il 70% del globo e hanno un grandissimo potere di autopurificazione.Tuttavia anche i mari non possono assorbire più di una certa quantità di immondizie.
In questo contesto , la scienza della sopravvivenza, l'ecologia diventa sempre più importante.
La cosa che più sgomenta gli ecologi è che l'uomo tecnologico ignora i disastrosi effetti da lui provocati. Nè gli uomini politici , nè gli scienziati che costruirono la prima bomba atomica si rendevano pienamente conto delle conseguenze dei residui radioattivi. Gli uomini che progettarono l'automobile non prevedevano che il suo successo avrebbe trasformato le città in immensi parcheggi, che avrebbe portato in tutto il mondo alla distruzione del verde per fare posto alle autostrade.
Ogni anno solo negli Stati Uniti ben 400.000 ettari di bosco vengono distrutti per fare posto alle nuove strade.
Se la tecnologia ha portato l'uomo a questa crisi ambientale e all'inquinamento, la stessa tecnologia può certamente aiutarlo a venire fuori sempre che ce ne fosse la volontà.
L'industria ha una parte vitale da svolgere: prima di tutto ridurre al minimo l'inquinamento, poi cercare di rimettere in ciclo tutti i rifiuti.
L'uomo tecnologico si culla nella pericolosa illusione di poter costruire società industriali sempre più grandi senza curarsi troppo delle ferree leggi della natura.Egli vorrebbe una crescita illimitata su un pianeta limitato.
I pessimisti sostengono che solo una catastrofe potrebbe modificare,forse troppo tardi,questo atteggiamento.
Per contro, gli ecologi ottimisti nutrono fiducia nella capacità dell'uomo di trovare rimedio a tutto, quando vi è costretto.

Sono riuscita a spaventarvi come mi sono spaventata io?
Lo so che noi mortali contiamo poco o niente però potremmo cominciare dal nostro piccolo ambiente,tenedo puliti i nostri paesi, le nostre città, evitando di buttare a terra la qualsiasi cosa ci capiti, provvedendo a fare la raccolta differenziata o almeno sensibilizzare i nostri amministratori ,in altre faccende affaccendati, in modo da fare diventare possibile qualcosa che al momento sembra assolutamente irraggiungibile.



mercoledì 24 ottobre 2012

MATTONELLA DI NOCCIOLA

Un dolce semplice, buono, una merenda favolosa e nutriente

Ingredienti:

Una scatola di biscotti Oro Saiwa, 200 gr.di burro, 200 gr. di zucchero, 150 gr di nocciole già sgusciate, due tazze di caffè ristretto,tre uova, mezzo bicchiere di cognac


Imburrate uno stampo di forma rettangolare o quadrata e foderatelo con un po di carta forno.

Mettete ad abbrustolire le nocciole in forno, lasciatele raffreddare quindi tritatele,riducetele in farina e passatele al setaccio .

Montate i tuorli con lo zucchero finchè il composto non è divenuto spumoso e gonfio.

In una zuppiera a parte sbattete il burro fino a ridurlo a una soffice crema e unitelo alle uova sbattute.

Mescolando molto delicatamente unite al tutto la farina di nocciole.

Foderate le pareti e il fondo dello stampo con uno strato di biscotti che avrete imbevuto prima nel caffè e poi nel cognac.

Coprite poi questo strato con della crema aiutandovi  con una spatola.

Adagiatevi sopra un secondo strato di biscotti inzuppati di caffè e liquore continuando con un altro strato di crema fino ad esaurire gli ingredienti e badando di terminare ricoprendo il tutto con due strati di biscotti: inzupperete il primo strato con il caffè e il secondo con il liquore.

Con un coltello pareggiate i biscotti tutt'attorno ai bordi dello stampo e mettetelo in frigo lasciandolo per almeno un'ora.

Al momento  di servire il dolce, capovolgetelo su di un piatto da portata e decoratelo con qualche grano di caffè.

Se la preparazione del dolce vi dovvesse sembrare complicata o lunga, potete semplicemente , preparare la crema che stenderete su un biscotto imbevuto di cognac, sovrapponete a questo un altro biscotto imbevuto di caffè e formate così tanti piccoli sandwiches che potrete presentare dopo un pranzo oppure anche per un tè con i vostri amici.

ABBASSO LA DIETA!




martedì 16 ottobre 2012


VOLLI  SEMPRE VOLLI  FORTISSIMAMENTE VOLLI


I problemi che angustiano la maggior parte dei  ragazzi , sono molti ma uno è talmente comune da considerasi come una malattia fondamentale .

E' il problema dei giovani che non realizzano appieno le proprie capacità , che ne sono profondamente coscienti, che sono profondamente infelici ma che sembrano del tutto incapaci di fare qualcosa per rimediarvi.
Per quanto siano intelligenti e dotati di tutti quei requisiti necessari per condurre un'esistenza felice, sono incapaci di approfittarne.

La  loro vita appare come annebbiata, soffocata, priva di energia, senza scopo, sono inerti, privi di volontà, senza assolutamente fiducia in loro stessi.
Si sentono già perdenti  prima di iniziare.
Quante volte abbiamo sentito le frasi? "Come faccio?"  "Tanto non vale la pena" " tanto non ci riesco" " tanto ci sono i raccomandati", "non è il momento""non ho le qualità necessarie".
Sono tutti alibi di quelle persone che non sanno dare un senso alla propria esistenza.
Per dare un senso alla propria vita bisogna bandire le idee che tendono in un modo o nell'altro a limitarci.

"Non credo nelle circostanze.le persone che fanno strada sono quelle che vanno in cerca delle circostanzedi cui hanno bisogno e che , se non le trovano, se le creano" questo lo diceva George Bernard Shaw

Nella vita bisogna prefiggersi una meta, lottare per raggiungerla, non farsi abbattere al primo fallimento "si può riuscire se si è convinti di poter riuscire".
Un tale che ha compiuto uno studio su alcune personalità che sono riuscite ad eccellere in vari campi ha notato che costoro avevano un sola qualità in comune: la tenacia. Si riprendevano e tornavano a lottare anche quando una lunga serie di avversità avrebbe indotto la maggior parte degli altri a darsi per vinti.

A questo proposito vi racconto la storia di uno di questi eccellenti
nel 1831 la sua attività andò male e falli
nel 32 si presentò alle elezioni e venne sconfitto
nel 34 subi un nuovo rovescio finanziario
nel 41 ebbe un esaurimento nervoso
nel 43 sperò invano che il suo partito lo nominasse candidato per l'assemblea legislativa
nel 55 si presentò alle elezioni per la Camera alta e non riusci ad ottenere il seggio
nel 58 fu sconfitto di nuovo
nel 1860 quest'uomo Abramo LIncoln fu eletto Presidente degli Stati Uniti
Aveva saputo accettare la sconfitta, anzi le varie sconfitte ma non si è arreso, non si è fatto abbattere, ha continuato a lottare con tenacia.

L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.

Gandhi







domenica 14 ottobre 2012

CRISI DI MEZZA ETA'


Ieri è stata proprio una brutta giornata, mi sono alzata già con la luna storta e cosi ho proseguito fino a sera. Ho iniziate  a fare le mille cose , scopare,togliere la polvere, mettere un po di ordine, tutte cose iniziate e nessuna portata a termine. Mi  sentivo stanca e svogliata.

La sera sono rimasta seduta sul divano come se avessi fatto  chissà quale lavoro pesante. A che cosa è dovuto questo malessere secondo voi? Pensate che ci voglia la zingara per indovinare? Ma sicuramente si tratta di una piccola crisi dovuta all'età.

In questi momenti ti senti stanco e  nello stesso tempo irrequieto, ansioso, sfiduciato , annoiato.
La depressione della mezzà età, per me  poco più della mezza età, varia da persona a persona ,ma è un malessere universale, inevitabile e del tutto normale e nessuno può sfuggire.

Può essere paragonata all'adolescenza, entrambe sono crisi naturali, chi ha figli sa che il periodo dell'adolescenza è il più difficile per i ragazzi e per i genitori che devono subirla.
Sono periodi di tensione e di cambiamento connessi alla necessità di adattarsi a una nuova fase della vita in questo caso aggravata da un senso di urgenza, dalla consapevolezza che non c'è tempo da perdere..

Certe volte mi trovo a pensare  agli anni trascorsi , sono 60, passati in un fiat, e adesso quanti anni mi restano?

Per fortuna sono pensieri che mi toccano in momenti particolari e svaniscono nel nulla.

Bisogna essere ottimisti , pensare che questa fase può essere costruttiva, potrebbe essere un'occasione per scoprire se stessi, per esaminarsi e valutarsi, per diventare una persona più vera, più sincera con se stessa e più soddisfatta, è un'occasione per smettere di correre e per fermarsi a guardare dentro di se.

Sopratutto, a mio parere, non bisogna rifiutare la realtà, bisogna accettare i capelli grigi , la pancetta, il senso di stanchezza. Certe donne si mettono a cercare una seconda giovinezza, minigonne,camicie aderenti,chirurgia plastica, gli uomini tentano di ritrovare la giovinezza abbandonando la vecchia casa e le vecchie abitudini per cercarne di nuove.

Il culto della giovinezza non fa che intensificare questa frenesia.Viviamo in un'epoca nella quale tutto ciò che è nuovo è bello, e tutto ciò che è vecchio è brutto e cosi ci sentiamo inferiori ai giovani.

Accettarsi non significa non poter cambiare, questa potrebbe essere l'occasione per fare quello che si è sempre desiderato, prendersi una bella vacanza, fare nuove amicizie, nuove attività , nuovi hobby, seguire i propri sentimenti, cogliere l'occasione per partire da capo.Cominciare a vivere il resto della propria vita.
Questo è l'unico modo per superare questi periodi di crisi .
E poi sapete che  ripeteva sempre  mia madre? " Anna ,chi si ferma è perduto".

E quindi Anna , bando alle chiacchere, abbandona i pensieri tristi e vivi con serenità la tua nuova esistenza...





























































































































martedì 9 ottobre 2012

BOVALINO IL BEL  PAESE


è da un paio di giorni che mi sono trasferita nel mio paese natio , mi sono concessa una breve vacanza da trascorrere nel paese della mia infanzia in compagnia del mio fedele compagno  .
Era da parecchio che non trascorrevo una vacanza a Bovalino.Sono arrivata nel periodo giusto perchè sta ancora facendo caldo e ci sono delle bellissime giornate.
Ho rivisto intanto la mia casa, ho ripercorso la mia vita, ho assaporato i ricordi della mia infanzia.
Ho percorso le stradine , passeggiato sul lungomare, è davvero un paesino grazioso, con un mare splendido.

Siamo al 10 Ottobre e c'è ancora un lido  funzionante  e  gente che ancora fa il bagno.






Ieri mi sono affacciata dal balcone che da sulla piazza, quando ero piccola, c'erano poche macchine, la gente scendeva dai paesi vicini  per fare la spesa con gli asinelli e proprio davanti casa mia sulla piazzetta c'era "il parcheggio" dei ciucciarelli e io mi divertivo a sentirli ragliare e poi guardavo stupita le donne con quei vestiti larghi con il grembiule davanti  che portavano sulla testa ceste stracolme di roba mentre gli uomini contrattavano per gli acqusti . Voi mi direte ma quanti secoli fa? Diciamo un cinquantino? eh si sono parecchi anni.

Adesso il panorama è diverso, mio padre quando si sedeva sul balcone ,si divertiva a contare le macchine che passavano, poi mi chiamava "Annarè nta stu paisi  ci su chiu machini ca cristiani"(in questo paese ci sono più macchine che persone".

Fin qui è tutto positivo e allora dov'è l'inghippo?
Siamo alle solite, mancanza di pulizia, strade sporche , cassonetti stracolmi, autorità (ma che vuol dire questa parola?) inesistenti, i muri sono tappezzati di questi manifesti

Siamo alle solite, la musica non cambia, anche nei piccoli centri regna il caos, mi sono fermata a parlare con la gente che camminava indifferente e ho chiesto come mai tutta quella spazzatura, la risposta è " il comune non paga quindi la spazzatura non viene raccolta" e la cosa che ti colpisce è la rassegnazione della gente."E' inutile parlare tanto non cambia niente".
Non è possibile rassegnarsi, non è possibile che un paesino cosi carino, con un mare che tutti ci invidiano diventi una discarica.Bisogna lottare, bisogna spronare i nostri amministratori e sopratutto bisogna cambiare la nostra mentalità, i cassonetti sono pieni e non vengono svuotati ma le strade sono stracolme di cose buttate dagli onesti cittadini che sono pronti a sparare contro gli amministratori che sicuramente hanno le loro grandi colpe ma noi di certo non li aiutiamo .


Le persone ,vorrei dire ai miei compaesani,  non si sistinguono dall'abito che indossano o dal macchinone che guidano, si differenziano dalle azioni che compiono.

La predica è finita ma voi siete tutti invitati a visitare il mio bel paese, vi assicuro che non vi pentirete.

domenica 23 settembre 2012

LA MIA AMICA  "GRAZIELLA"


Qual'è il vostro sport preferito? Io non amo gli sport in genere, ovvero non amo praticare sport, non amo andare in palestra, se non l'avete capito sono molto pigra.

Negli anni però non è che io non abbia  fatto le mie esperienze sportive,  ho  iniziate parecchi sport ma sempre conclusi con grande velocità,  le scuse erano sempre le stesse: troppo stanca, troppo stress,sempre di corsa, tutte cose facilmente superabili ma quando decidevo di smettere diventavano cose insuperabili.

Seguendo il consiglio di qualche collega o delle mie figlie mi sono iscritta  in palestra ma conoscendomi non ho mai fatto abbonamenti sapendo che non avrei continuato, infatti immancabilmente alla seconda settimana abbandonavo tutto.

Per un certo periodo ho frequentato la  piscina, facevo aqua gym ed ero la disperazione dell'istruttore perchè sparivo per intere settimane.

In ultimo ho frequentato una scuola di ballo, devo dire che in quel periodo mi sono molto divertita, ero riuscita a sbloccarmi, riuscivo anche a muovermi discretamente e, cosa non meno importante ero riuscta a dimagrire.E' stato un periodo che ricordo molto volentieri perchè mi sono realmente divertita però anche in quel caso ho lasciato, causa di forza maggiore....

L'unica cosa che non ho mai abbandonato e che prendo ogni volta che ne ho l'occasione è la mia amica "graziella" la mia adorata bicicletta.

Andare in bici è una cosa che mi fa impazzire,mi rilassa , mi distrae, mi piace passeggiare nelle stradine di campagna la mattina presto, osservare la natura ,farmi avvolgere dagli odori della campagna, sentire il vento sul viso,  sui capelli. E una sensazione bellissima. E' l'unica cosa alla quale non riesco a rinunciare.

Una giornata storta, quando pensieri tristi mi assalgono , salgo sulla mia bici e pedalo fino a stancarmi, per cui quando ritorno a casa non ho più voglia di pensare a nulla. Per me è veralmente una valvola di sfogo.

Sarei stata felice di abitare in un paese in pianura per potermi spostare liberamente in bici invece il mio paese è in collina e quindi è praticamente impossibile pensare di usare la bici, non sono sicuramente  Bartali per cui alla prima salita scendo e spingo la bici suscitando l'ilarità dei miei figli.

Volete provare le mie stesse emozioni? Salite in sella a una bici e pedalate.....


 

sabato 4 agosto 2012

PROFITEROLE
IL DOLCE DELLA DOMENICA

Qualche anno fa mio fratello , che abita a Reggio Calabria, portò un profiterole , voi lo sapete che per dolci Reggio e Messina sono insuperabili, non vorrei scontentare Catanzaresi e Cosentini, ma è ormai una verità conclamata.

Lo sapete qual'è stato il commento di mio figlio mangiando quel dolce ?"zio questo profiterole è veramente scandaloso".

Mi auguro che questo che vi sto proponendo sia altrettanto scandaloso.

INGREDIENTI:

PER LA PASTA : gr 35 di burro, gr. 130 di farina, cinque uova, sale

PER LA CREMA: gr. 250 di panna, tre cucchiaiate di zucchero a velo, gr 100  di cioccolato fondente, quattro cucchiaiate di latte

Mettete sul fuoco 250 gr di acqua con un pizzico di sale, unite il burro e quando l'acqua bolle, versatevi la farina mescolando energicamente con un cucchiaio di legno per evitare che si formino grumi.
Fate bollire la pasta per qualche minuto ,cioè fino a quando comincerà a staccarsi dal fondo e dalle pareti del recipiente.
Toglietela quindi dal fuoco e fatela raffreddare.
Unite uno alla volta, le uova intere mescolando sempre energicamente. La pasta dovrà risultare ben liscia
Mettete la pasta in un sac a poche e premendo fate scendere su una teglia bagnata tanti mucchietti di pasta della misura di una grossa  noce.
Mettete in forno alla temperatura di 190 per 20 minuti.
Preparate ora la crema, montate la panna e, unite mescolando delicatamente , lo zucchero a velo.
Riempite i bigne con un poco di crema e sistemateli a piramide su un piatto versandovi sopra una crema al cioccolato che avrete preparato, facendo sciogliere in un tegamino sul fuoco il cioccolato fondente,tagliato a scaglie con l'aggiunta del latte. 







SCANDALOSA DOMENICA A TUTTI









venerdì 3 agosto 2012

IL MIO VILLAGGIO


Vi assicuro che non so proprio come intitolare questo post e non so proprio da dove iniziare.

Partiamo dal fatto che mi trovo al mare in un villaggio.

Con l'inizio di agosto il villaggio si  riempie di gente che non saprei come definire, non ditemi per cortesia che sono ripetitiva ,ma qiello che sto vedendo e ascoltando in questi giorni ha  veramente dell'incredibile.

Appena ieri è arrivata una famiglia, mamma padre e due poveri bambini che mi chiedo che male hanno fatto a nascere da una scalmanata del genere.

Voi mi direte ma perchè non ti fai i fatti tuoi?

Adesso provo un poco a descrivervi il villaggio: villette su due piani, piano terra e primo piano con un giardinetto intorno, i giardini sono limitrofi e le case sono divise  il più delle volte tra due famiglie , quindi uno dovrebbe avere la delicatezza di parlare piano per evitare che i vicini ascoltino, loro malgrado, tutti i  discorsi e di muoversi con discrezione

Le case nella maggior parte dei casi sono dei propietari che trascorrono il periodo estivo, alcune  però vengono date  in fitto.

Da queso punto di vista il villaggio in questione è molto folkloristico,vi spiego perchè: alcune  persone non stanno nei loro giardini ma nei vialetti comuni,,,, li ,hanno fatto il loro salottino, si portano le sedioline, invitano gli amici  e discutono beatamente delle loro cose, di qualsiasi cosa, per cui se tu ti trovi in giardino ,nel tuo giardino, sei costretto ad ascoltare tutto, non solo , per quanto se tu ritorni con la spesa o passi dal vialetto con la bici, ti guardano un po risentiti.( ma questa proprio ora dovava passare?)

I discorsi al telefonino li fanno passeggiando, per cui tu sai se la sera sono impegnati in discoteca o vanno a passeggiare sul lungomare, se sono già in ferie,quando andranno, quando inizieranno le scuole e quanto difficile è stato l'anno scolastico.

Dimenticavo, altra caratteristica è la discussione dal balcone e siccome non sono proprio vicinissimi sono costretti a gridare e tu naturalmente ad ascoltare, si salutano dal balcone, si danno appuntamento, urlano ai figli, ti descrivono dettagliatamente il menu.

Per ritornare alla famigliola arrivata ieri, ho avuto il piacere di assistere ad una discussione con la vicina che abita al primo piano, il bambino non voleva mangiare e lei  cercava di darle una mano, da balcone a balcone, cercava di convincere il bambino a ingoiare la pappina che l'amorevole mammina aveva preparato.

Dai discorsi che hanno intrapreso ho capito che la signora veniva da torino, dall'accento e da qualche "nè" di troppo, naturalmente non nativa ma trapiantata.

Già da ieri si capiva  che la tizia non era molto calma, oggi si è rivelata in tutta la sua magnificenza, ha cominciato a gridare alle otto e mentre scrivo(sono le 18) sta ancora gridando.

Il marito,"poverino" è messo ko, mentre strilla al telefonino, grida contemporaneamente contro quel povero bambino che magari con questo caldo vorrebbe uscire, andare al mare e impreca contro il marito che timidamente cerca di controbbattere.

La cosa ancora più grave sapete qual'è? è che oggi è arrivato mio figlio il grande che è uno scapolo incallito, io sto facendo qualche pressione,in verità molto leggera perchè si convinca a mettere su famiglia ma oggi è stata la famosa gocciolina, mi ha detto serio "mamma non ti permettere più di parlarmi di matrimonio  , ti figuri mi capita una disgrazia simile".

E quindi la frittata è fatta




giovedì 2 agosto 2012

VITA D'UFFICIO LA MIA ESPERIENZA DI LAVORO

Oggi ho chiuso la mia esperienza lavorativa dopo 31 anni, adesso sono veramente passata dall'altra sponda, da quella dei vecchietti.

La mia vita lavorativa non è stata sempre facile ,ma in generale il lavoro  sopratutto per una donna non è molto facile, le donne sul lavoro sono sempre più penalizzate,solo per il fatto di essere donne.

Emarginazione, recriminazioni sono all'ordine del giorno, la vita d'ufficio diventa difficile perchè ci si sente demotivati, scontenti e lo sapete perchè, perchè al comando  ci sono persone che non sanno gestire il personale, la gestione del personale è una cosa difficilissima.

Secondo me un'azienda che si rispetta dovrebbe sottoporre le persone a delle sedute dallo psicologo che dovrebbe decidere se la persona è idonea a fare il capo o no.

La figura del capo o di chi conta in un ufficio dovrebbe essere rappresentata da una persona nobile, dolce, altruista e sopratutto intelligente.

Il capo dovrebbe aiutare i collaboratori a migliorarsi, dovrebbe sapere ascoltare,mediare le situazioni, prendere decisioni senza teatralità assumendosi tutte le responsabilità, conoscere le aspirazioni dei dipendenti, coinvolgere il proprio staff a prendere decisioni, motivarli , creare una squadra coesa, in cui ognuno abbia un ruolo e dei compiti definiti, precisi , dovrebbe sapere elogiare i dipendenti e premiarli fornendo loro opportunità di crescita personale, dedicarsi ai propi dipendenti incoraggiarli, saperli ascoltare, deve saper trattare con rispetto e dignità i propi dipendenti.

Questa è pura teoria(e chi sono io ? Babbo Natale?) ma in pratica?

 Gli ambienti di lavoro sono pieni di persone inqualificabili, gente vile ,egoista, cinica che trae vantaggio dal lavoro degli altri per poi sacrificarli quando questi non servono più.
Gente frustata che non riesce a comandare nemmeno a casa propria e si sfoga sul posto di lavoro "ricordatevi che sono io il capo" ha bisogno di ripeterselo giornalmente perchè non ci crede nemmeno lui.
Il mondo del lavoro è fatto da cortigiani attenti e servili, i cosidetti tappetini, che per poter arrivare al comando riescono a fare cose impensabili , e negli anni credetemi ne ho viste di tutti i colori e poi li chiamano "sesso forte".


Un consiglio ragazze? sul lavoro siate voi stesse, non scendete a compromessi,  non fatevi "mettere  la testa sotto i piedi", siate discrete , fate valere i vostri diritti   e sopratutto lavorate con impegno, vedrete che i riconoscimenti  prima o dopo arriveranno, per il vostro impegno e non perchè vi siete vendute al miglio offerente.
Siate  orgogliose di voi stesse, del vostro lavoro,del fatto di non dovere  dire grazie a nessuno ,dovete potervi guardare allo specchio e sorridervi e sopratutto dovete guardare negli occhi i vostri figli senza provare vergogna.

E BUONA FORTUNA A TUTTE








domenica 29 luglio 2012

I NONNI

Scrivo questo post perchè l'altro giorno ho letto qualcosa su questo argomento che mi ha fatto veramente rattristare e diciamo anche incazzare.

Una giovane madre scriveva su un post che i nonni dei suoi bambini erano diciamo un poco invadenti , legati a idee assurde che non vanno più di moda, come i pantaloni a zampa di elefante o le spalline enormi.

"Basta ormai questi signori si devono fare una ragione perchè sono invecchiati,  tutte le loro teorie sono ormai passate di moda non vanno bene per l'epoca moderna.

Quindi questi signori dovrebbero limitarsi a fare i nonni , prendere e portare i figli a scuola ,al parco al cinema,regalare immensi giochi da tenere poi a casa loro."


La stessa dolce fanciulla qualche settimana fa ,in un altro post ,descriveva la sua felicità perchè i nonni si erano portati i figli al mare per una settimana, quindi lei era felice di poter trascorrere il tempo da sola con il marito, non aveva nemmeno nostalgia dei figli perchè comunque li sapeva in buone mani.


E allora dov'è la coerenza? I figli di oggi e non solo di oggi, per fortuna però non sono la maggioranza, vogliono "a vutti china e a mughieri mbriaca"(la botte piena e la moglie ubriaca), cioè vorrebbero i nonni a disposizione quando servono , ad accudire i nipoti, a soddisfare i bisogni di entrambi con la museruola , cioè i nonni dovrebbere stare in silenzio, senza poter esprimere una loro idea o un disappunto e quando non servono a cuccia senza recriminare.

I nonni sono una cosa che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, che siano diretti o suoceri sono la stessa cosa, sono persone che hanno lavorato, cresciuto i figli e  si rendono  disponibili a dare una mano alla nuova famiglia pur con grande fatica, considerata l'età non più giovane.

Sono persone che danno senza chiedere niente in cambio e non perchè "altrimenti non saprebbero che fare " come se i figli facessero loro un piacere perchè comunque li tengono occupati.

Questa è semplicemente mancanza di gratitudine, non avere il coraggio di dire grazie, non avere il coraggio di chiedere, di doversi sottomettere ad altri.

Io ho cresciuto quattro figli e ho avuto una grossa mano dai nonni che ho avuto a disposizione in qualsiasi momento ne ho avuto bisogno, sicuramente abbiamo avuto divergenze però in momenti particolari i bambini hanno avuto accanto persone cho  gli hanno voluto bene.

Non so ,anzi non penso che riuscirò a fare con i miei ipotetici nipoti, quello che hanno fatto i nonni per i miei figli.

E comunque quando si ha bisogno perchè ricorrere ai nonni? si potrebbe scegliere qualche bella baby sitter, pagarla profumatamente , quella sicuramente farà contenti tutti, asseconderà i vostri desideri, controllerà i vostri figli per come le avrete ordinato, e non ve la troverete fra i piedi e sopratutto non dovete per forza sopportare i pantaloni a zampa che staranno a cuccia.

Quindi facciamo vivere ai nonni la loro vecchiaia serena e noi beamoci della nostra onnipotenza, del nostro saper fare,delle nostre idee che sono sicuramente all'avaguardia risolvendo i problemi senza l'interferenza di persone ormai superate.


TORTA AL CIOCCOLATO

IL DOLCE DELLA DOMENICA

DOSI

600 gr di farina 00
6 uova
600 gr di zucchero
200 gr di burro
250 gr di latte
170 gr di cacao amaro (zaini)
2 bustine di pane degli angeli


Sbattete i tuorli con 500 gr di zucchero
Montate gli albumi a neve
Sciogliete il cacao con un poco di acqua e 100 gr di zucchero in modo da formare una cremina densa


Unite i tuorli ,il burro sciolto a bagnomaria, gli albumi, la farina e il cacao sciolto, aggiungete il latte e alla fine il lievito , mescolate bene tutti gli ingredienti , mettete il composto in una teglia precedentemente imburrata e infarinata e infornate a 160° per 45 minuti.


AVVISO IMPORTANTE


questa è una torta riservata ai golosoni ,quindi le persone a dieta,tipo la sottoscritta, guardatevi bene dall'avvicinarvi a questa ricetta.
Ma chi non si arrende , non si fa venire un'amnesia,chi non dimentica la dieta davanti a una simile meraviglia del palato ì? io  ogni volta che la preparo,mi faccio venire un calo di zuccheri per cui praticamente i miei figli sono costretti a nascondere il dolce.







PROVARE PER CREDERE
CIOCCOLATOSA DOMENICA A TUTTI

sabato 28 luglio 2012

ESSERE MADRE


"La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita,
il nostro capo fra le sue ginocchia,
la nostra anima nel suo cuore:
ci dà il suo latte quando siamo piccini,
il suo pane quando siamo grandi
e la sua vita per sempre."
Victor Hugo



Mamma è la prima parola che pronuncia il bambino ed è l'ultima invocazione quando la vita ci lascia.

Vi voglio riproporre una bellissima definizione di madre che ho letto e mi è piaciuta molto perche penso che rifletta alla perfezione il concetto di essere madre

 "Essere madre vuol dire ridere e piangere nello stesso momento, urlare sapendo di sbagliare, guardare il proprio figlio fin giù nell'anima, come nessuno riesce a fare..
Essere mamma vuol dire cambiare ogni istante modo di pensare, sentirsi in colpa per una lacrima firmata da un nostro errore, preparare il letto per la sera, rimboccare le coperte utilizzando la forza che ancora non sapevamo di avere.
Essere madre vuol dire svegliarsi in piena notte per rassicurare, detestarsi per aver sbagliato sapendo di sbagliare.
Essere madre è la stanchezza e la gioia insieme, la speranza nella delusione, la rinuncia vestita da piacere, l'orgoglio nello sguardo, un applauso per una poesia, un abbraccio all’uscita di scuola.
Essere madre vuol dire accettare di vivere un'eccezione che prima era un'abitudine, una passeggiata sporca di gelato, un giro su una giostra che raffredda le mani, una cena fuori senza essersi mai sedute.
Essere madre vuol dire aver ricevuto in dono l’essenza dell’esistenza, il bagaglio prezioso della vita. Ogni madre sa quanto sia buono il sapore di un bacio al gusto di gelato, il profumo di un bagnoschiuma dopo una giornata infernale.
Ogni madre si addormenta ogni sera con il proprio figlio, anche se lui non lo sa… Ogni uomo nasce da una madre e ogni madre può far sì che ogni uomo sia un uomo"

Tutte queste bellissime parole sono attuali o si riferiscono alle mamme di una volta?

Quando una persona decide di avere figli, dovrebbe chiedersi perché li vuole avere. Ci sono persone che vogliono avere figli per realizzarsi, perché hanno in mente un modello di donna che è madre, o per far realizzare dai figli ciò che loro stesse non hanno avuto.
Qualcuno pensa che mettere al mondo un figlio possa “salvare” un legame in crisi, un rapporto agli sgoccioli, una situazione insoddisfacente.
C’è anche chi pensa di legare a sé un’altra persona, attraverso un figlio. Perché una famiglia senza figli non è una famiglia; perché i figli sono bellissimi, ti danno tanti pensieri ma anche tanta gioia; perché quando diventi vecchio e non hai avuto figli ti rendi conto di aver sbagliato; perché quando diventi vecchio qualcuno possa occuparsi di te, così non resterai solo.

Non sono i figli che chiedono di venire al mondo ma una volta che si decide di fare un figlio una mamma deve essere pienamente consapevole, proprio per questo siamo diversi dagli animali.

Ma le mamme di oggi sono diverse, sono stanche, non hanno pazienza, sono esaurite, gridano per un nonnulla , mentre scrivo mi trovo sotto il portico nel giardino, ci sono due bambini che piangono disperati e una forsennata di madre che continua a urlare e a dare schiaffi.

I bambini hanno bisogno di amore, di tenerezza,hanno bisogno di capire, di dialogare, se le mamme non riescono a gestire il loro lavoro, se il fatto di dover lavorare deve ricadere sui figli, se il lavoro procura loro tanta stanchezza e depressione, bisogna decidersi e fare una scelta, lasciare il lavoro oppure crescere dei figli che da grandi avranno sicuramente problemi.
Fare la mamma,  comporta sacrifici e rinunce,una persona deve esserne pienamente consapevole,non si deve diventare mamma a tutti i costi, altrimenti si verificano i casi che purtroppo ascoltiamo in televisione, di mamme che per fare shopping  lasciano  con tanta leggerezza i figli in macchina sotto il sole, di bambini che cadono dai balconi, si, mi direte sono disgrazie, si lo so ,ma con i bambini ci vogliono otto occhi, otto orecchie,e dieci braccia, i pericoli sono nascosti dietro l'angolo, non devono essere lasciati soli o perlomeno non devono essere mai persi di vista.
Non ve lo dice la zitellona che pontifica dall'alto della sua saggezza, ve lo dice una mamma di 4 figli.
Quindi riepilogando, dopo 9 mesi di gravidanza, spesso non facili, bisogna affrontare i vari pianti del bambino,le malattie,i primi dentini, le notti in bianco,rinunziare ad una uscita con gli amici perchè non sapete a chi lasciare il bimbo,mettersi da parte se vi sentite male e non ho finito, quando sarete vecchi dovete  mettere in conto che ormai siete  rincoglioniti quindi  non capite più niente.
Se siete pronti ad affrontare tutto questo allora siete pronte per il mestiere di  mamma.









martedì 24 luglio 2012

IL MATRIMONIO


Ho deciso di scrivere del  matrimonio dopo aver ricevuto l'ennesima telefonata di una amica che mi comunicava di aver lasciato il marito perchè? "incompatibilità di carattere" dopo 25 anni di vita insieme , mah...

Ma mi chiedo perchè le persone si sposano.?

E' vero che i matrimoni sono calati , ma le persone che ancora lo fanno che motivazioni hanno? che cosa li spinge.?

Ci sono tante cose che remano contro il matrimonio , le  tante spese per rendere quel giorno indimenticabile, tante preoccupazioni, la nuova vita in comune da affrontare, la gestione della casa, il lavoro,i figli, il rapporto con la famiglia di origine, quindi le persone che arrivano al matrimonio devono essere fermamente convinti e allora, perchè tante separazioni?

Ai miei tempi  ci si conosceva poco o per niente, noi ragazzi non avevamo certo la libertà che hanno i giovani di oggi, adesso c'è la possibilità di conoscersi bene perchè si ha modo di stare molto  insieme, di frequentarsi quindi si possono conoscere nel tempo, pregi e difetti della persona che si è scelta .

Che cosa sono allora le difficoltà che distruggono il matrimonio? E allora che dovrebbero dire i nostri nonni?Loro si che hanno attraversato  periodi duri, i mariti emigravano per trovare lavoro e le donne  restavano a casa e, da sole mandavano avanti la casa , la famiglia, crescevano i figli tra mille difficoltà.

No non sono le difficoltà , adesso manca la volontà, il sacrificio, si vuole tutto e subito, e sopratutto non si vuole rinunziare a niente.
La ragione del calo dei matrimoni , dice un noto docente risiede nella cultura degli ultimi 15 anni centrata tutta sul benessere del singolo.Oggi è molto di moda lo star bene personale.
In una cultura come questa, un atto come il matrimonio che costringe a confrontarsi e ad assumere obblighi nei confronti di altri, spaventa perché mette a rischio il proprio essere e il proprio benessere. 

Una coppia di amici qualche anno fa si è separata, alla moglie ho chiesto i motivi che l'avevano spinta a prendere quella decisione.Sapete che cosa mi ha risposto? "mi ero seccata, mio marito era un pantofolaio, a me piaceva uscire, lui invece amava restare a casa"
Pensate sia uno scherzo? no vi assicuro è proprio vero. 

Se in una coppia  esiste  un sentimento vero, insieme si affronta  qualsiasi problema perché essere sposati, o comunque stare insieme, vuole dire anche aiutarsi, condividere le stesse situazioni ,rispettarsi, come facevano i nostri genitori, e prima i nonni. Così funzionavano i matrimoni, una volta. "Altrimenti non parliamo di matrimonio, ma di relazioni usa-e-getta, o quantomeno di rapporti non ancora maturi per un impegno a tempo indeterminato".




 


sabato 21 luglio 2012

TORTA DI MANDORLE
IL DOLCE  DELLA DOMENICA

Una ricetta facilissima  per  un dolce buonissimo, fresco, che mette d'accordo tutti.
Potrebbe essere un'ottima colazione per i vostri bambini
un piacevole dessert
una simpatica sorpresa per gli amici

DOSI
300 gr di mandorle spellate e tritate
4 uova medie
1 cucchiaio colmo di farina 00
250 gr di zucchero
1/2 bustina di lievito


Montare i tuorli con lo zucchero e gli albumi a neve

Unire i tuorli, gli albumi, aggiungere la farina, le mandorle tritate e il lievito.
Mescolare bene , versare nella tortiera imburrata e infornare a 160°

UNA DOLCE DOMENICA A TUTTI




venerdì 20 luglio 2012

 PROFESSIONE GENITORE


Quando in una una famiglia nasce un bambino è una vera gioia.

I figli ti  riempiono la vita, tu li curi, gli dai tanto amore, fai tanti sacrifici per crescerli, tante notti in bianco, gli dai dei consigli , degli insegnamenti.
I figli nei primi anni di vita sono molto legati ai genitori, si disperano quando non sentono la loro presenza, gioiscono quando sentono il loro profumo.

La presenza dei genitori nei primi anni è una sicurezza per il bambino che l'aiuterà a sentirsi sicuro e fiducioso nel mondo
Col sopraggiungere dell'adolescenza i figli tendono ad allontanarsi dai genitori, pensono di non avere  più bisogno di loro, preferiscono uscire e stare con gli amici, difficilmente ascoltano i  consigli dei genitori; è una fase molto delicata e una fase che porterà il ragazzo alla trasformazione ad acquisire la sua identità, è l'età del conflitto con i genitori.

In questo periodo cosi delicato i genitori devono sapersi mettere da parte senza naturalmente smettere di vigilare con discrezione.

E' proprio in  questo difficile momento di ribellione che  il ragazzo ha più bisogno di sentire la famiglia vicino, anche se non lo ammetterà mai, che ha bisogno di non sentirsi abbandonato.
Guai ad abbassare le armi in questo periodo"tanto non mi capisce, tanto non mi sente" "non vale la pena parlare".

Quando i figli diventano "giovani", cominciano a fare le proprie scelte, in questo caso la presenza dei genitori puo essere molto utile ,può essere determinante nella scelta .

Un rapporto di fiducia e confidenza reciproca aiuta i ragazzi a costruirsi il proprio futuro.
L'importate è creare un dialogo che permette ai figli ma anche ai genitori di esprimersi ,di capire e farsi capire. Tale dialogo però può esserci solo con un ascolto profondo tra tutti i membri, ascolto sia da parte dei figli verso i consigli dei genitori, sia da parte dei genitori verso le problematiche e necessità che potrebbero essere attraversate dai figli.

I figli diventati adulti devono però potere scegliere autonomamente  il proprio stile di vita, la propria professione.Il genitore deve essere di supporto ,deve consigliare, mai imporre.

Quindi sbaglia il genitore "avvocato" che costringe il figlio a studiare legge per seguire le orme di famiglia.Costringerà il figlio a studiare male, nei casi più felici, oppure costringe il figlio a restare all'università fino a 40 anni..
Di questi casi ne conosciamo un'infinità, le università sono piene di figli di papà iscritti al 14° anno, dico figli di papà perchè l'anonimo impiegato non si può certo permettere di mantenere il proprio figlio all'università per secoli.

Per non parlare del barone della medicina che vuole fare diventare Barnard il figlio pur sapendo che è un piccolo "Trota".
E purtroppo l'Italia è piena di questi piccoli Trota che con l'aiuto del barone di turno riescono a rubare lavoro a tanti ragazzi ,e sono tanti, che hanno studiato con serietà e responsabilità, che sono ragazzi preparati, abituati al sacrificio, che però risultano penalizzati perchè senza parentele che contano o amicizie importanti.
Perchè purtroppo  l'Italia  nel 2012 è questa, non è cambiato proprio niente.







giovedì 19 luglio 2012

 "ANGELO" IL MIO AMICO


Viviamo in un mondo corrotto,un mondo dove ogni giorno si registrano episodi di una ferocia incredibile,un mondo privo di morale e i ragazzi sono senza ideali; un mondo dove ogni giorno si tramano falsità inganni, un mondo che non conosce la bontà e disconosce il vocabolo "solidarietà".


Siamo circondati da gente che venderebbe l'anima pur di arrivare, pronta a colpirti alle spalle.
Per sfuggire a queste brutture,   io mi sono creata il mio mondo segreto ,un mondo incantato dove rifugiarmi quando mi sento sola e la vita si fa pesante , mi piace rifugiarmi e pensare, mi piace ricordare ,mio padre e mia madre due persone che hanno dato tanto amore, due persone pulite,due persone semplici, molto religiose che mi hanno insegnato l'amore all'angelo custode.


Ognuno di noi abbiamo il nostro Angelo anche se non lo vediamo.


Io me lo immagino proprio come nelle descrizioni , la veste candida, lo splendore della sua luce, l'aureola lucente e le ali che si innalzano verso il cielo.


L'angelo è una presenza rassicurante che ci protegge, ci avvolge , ci illumina e a volte ci rasserena. E' una presenza discreta, invisibile.


Gli angeli sembrano suscitare grande interesse, forse perchè ci sentiamo sempre più soli, e allora abbiamo bisogno di sapere che vicino a noi c'è sempre qualcuno pronto a sorreggerti nell'incertezza e nel dubbio, pronto a confortarti nella disperazione, a farti scudo contro chi vuole farti del male; occorre solo
che il nostro cuore sia aperto al bene, che sia disponibile al rispetto degli altri, all'amore , quindi sia disposto a ricevere il suo Angelo.











mercoledì 18 luglio 2012

ESSERE DONNA

"Essere donna è cosi affascinante. E' un'avventura che richiede un tale coraggio , una sfida che non finisce mai"

Oriana Fallaci

Adesso che ho più tempo mi soffermo su cose che prima si consideravo, ma sempre con fretta, di  sfuggita ,adesso invece   posso osservare di più , e purtroppo  verificare quanto le cose sono  cambiate ma in peggio.
Noi donne abbiamo voluto e abbiamo raggiunto la parità , almeno pensiamo di averla raggiunta ,ma la parità di che cosa?
La conquista del  lavoro ,questa è stato sicuramente un grosso traguardo. Il lavoro  ci ha permesso di essere indipendenti ,  il fatto di  non dover dipendere da nessuno, di non essere costrette a chiedere i soldi per le piccole spese personali, questa si è stata veramente una grande conquista , va bene ma che cosa abbiamo ottenuto? secondo me più lavoro, più responsabilità, e quindi più stress.
Qualche anno fa e neppure troppi la donna si sposava per sistemarsi , accudiva la famiglia, i figli, non so se era effettivamente appagata  di quella vita o se avesse preferito  la sua  indipendenza.
So però che era più felice, più serena, più disponibile e sopratutto la famiglia era più unita.
Adesso le coppie sono stanche, tra marito e moglie si parla sempre meno. A mare incontro delle coppie scocciate, i bambini sembrano pacchi, sempre in braccio alla mamma,mentre il papà li accompagna in silenzio,sfogliando il giornale. Sotto l'ombrellone, ci si scambia qualche parola di circostanza, i bimbi vorrebbero entrare in acqua , ma la mamma è stanca quindi rimanda, il papà nemmeno a parlare, quando i bimbi cominciano a strillare allora si convincono che è il caso di accontentarli.
Nel mio villaggio si sentono solo urla, le mamme gridano con i figli per qualsiasi sciocchezza e poi partono tremendi ceffoni, manca la serenità, la tranquillità eppure si è in vacanza e quando si rientra al lavoro che succede?
Controllate le coppie in macchina o al ristorante vi è mai capitato di osservarle? Parlo di coppie non piu giovanissime, con qualche annetto di matrimonio alle spalle, è veramente triste osservarli mentre mangiano in assoluto silenzio, qualche sguardo imbarazzante, il massimo che si scambiano è il menu, una vera tristezza.
Purtroppo con il passare degli anni il rapporto verbale tra uomo e donna si riduce col tempo a una essenzialità riportata alle funzioni elementari, i soldi , il vestiario e altre banalità del quotidiano.
Uno dei motivi che portano le donne alla separazione è proprio la mancanza di dialogo, il rifiuto dell'uomo alla comunicazione.
Indifferenza, ostilità, risentimento, incomprensione, stanchezza?
Io credo che il silenzio che avvelena la coppia passa difficilmente attraverso grandi sentimenti.
E' la spia di un momento di stanchezza, di uno o di entrambi.
Una malattia del rapporto, momenti o meglio periodi che possono comportare un grande coinvolgimento della donna nel ruolo materno e una assai minore disponibilità a viverli come moglie.
Il motivo di questo malessere può essere il lavoro, o il desiderio di un'affermazione di potere o il terrore di averlo perso.
La spinta a realizzare la propria immagine sociale o professionale gradualmente puo allontonare dalla sfera degli affetti.
Per molti uomini in carriera, al vertice del successo, delle vanità personali, la famiglia finisce col diventare , alla fine, solo il luogo dove si viene accuditi e si svolgono i bisogni primari, come il mangiare e il dormire,mentre la vera comunicazione passa altrove o manca del tutto. L'uomo a volte minimizza " se l'intesa è profonda, se insieme si sta bene, non occorre sempre parlare, come se per forza si dovesse riempire chissà quale vuoto"
E' vero . In un rapporto ci si può intendere anche solo con uno sguardo, ci si può spiegare con un gesto.
La difficoltà sta nel sapere cogliere il momento giusto per parlare e andare insieme oltre il silenzio