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martedì 21 maggio 2013



LA CALABRIA E I CALABRESI



Prima di tutto voglio dire che sono Calabrese , nata , cresciuta e pasciuta in Calabria e sono orgogliosa di esserlo . La mia terra mi piace molto nonostante i suoi difetti e le sue contraddizioni.

Non si abbiano a male i Calabresi che leggeranno questo post ma purtroppo è quello che penso e non credo che si discosti dalla realtà.
Dobbiamo sforzarci a cambiare mentalità, noi abbiamo tante qualità che purtroppo non vogliamo sfruttare.

La Calabria è ricca di bellezze naturali, abbiamo un mare bellissimo, chilometri di spiagge deserte, e a poca distanza abbiamo le nostre verdi splendide montagne.

Che cosa manca? l'0rganizzazione sia della gente che dei nostri amati politici e il nostro senso del turismo.

Faccio un esempio, questo inverno in Sila ha nevicato parecchio, i miei figli amano sciare e il sabato salivano per divertirsi un po, ebbene ritornavano il pomeriggio demoralizzati, funzionava una sola seggiovia, quindi praticamente in una mattinata riuscivano a salire  una sola volta , considerato che di sabato c'era parecchia gente. 
E allora da noi succede questo, se non nevica , sono tutti disperati perchè senza neve non c'è turismo, se nevica invece , o nevica troppo e quindi gli impianti vanno in tilt, oppure non funzionano.

Hai voglia mio caro Presidente a fare spot sulla " Calabria da scoprire", se vuoi un consiglio dovresti fare
- un spot per insegnare a noi  calabresi a fare turismo.
- disporre delle sedute dallo psicologo per verificare l'attidudine dei nostri sindaci a svolgere il loro lavoro (sicuramente non resterebbe nemmeno il 10%)
- questo ns bel palazzo regionale con tante personcine che non mi pare siano oberati di lavoro , potrebbero  essere mandate in giro per scoprire quali sono le nostre pecche, quali sono le infrastrutture da realizzare e quali potevano essere evitate perchè inutili
-potrebbe lei farsi una passeggiatina non con la macchina blu nelle strade accuratamente pulite per il  suo autorevole arrivo , ma in incognito visitando i vari paesini ,parlando con la gente , scoprirebbe le tante cose che non vanno nella nostra splendida regione.

I villaggi al mare sono all'abbandono, la spazzatura ha preso il posto dei turisti, i depuratori non funzionano(nonostante i milioni stanziati che non si sa che fine abbiano fatto) e quindi anche quest'anno si prevede mare sporco, altro che bandiera Blu.

L'abusivismo edilizio dilaga, non ci sono collegamenti alle fogne quindi si scarica direttamente a mare, tutti sanno ma nessuno parla e anche se parliamo sono parole al vento.
 
I miei compaesani dovrebbero capire che quando si fitta una casa , la si deve fittare con tutte le comodità, sicuramente non con mobili Luigi XV ma nemmeno con mobili che ti cadono sulla testa, con materassi inqualificabili, con docce con su il cartello "non utilizzare perchè si allaga" è capitato alla sottoscritta.

Dovremmo imparare  il vivere civile, l'amore verso la natura che vuole anche dire che quando si fa la scampagnata fuori porta, meglio descritta da Franco, tutta la spazzatura va raccolta nelle buste e buttata nei cassonetti e non sparpagliata sotto i pini.

Una cosa essenziale sarebbe riuscire a fare la raccolta differenziata che ormai fanno in quasi tutta Italia, ma noi naturalmente siamo tra gli ultimi ,non per niente siamo allo fine dello stivale, ma la differenziata la deve organizzare  prima il comune o la regione, non basta dire ai cittadini fate la differenziata .

Qualche anno fa parliamo del 2008 a casa sono arrivati da parte del comune  quintali di buste, gialle ,verdi, rosse, per l'umido, era partita la differenziata, quindi noi cittadini abbiamo cercato di organizzarci  a casa  con i vari contenitori, nei giorni stabiliti passavano a ritirare le buste.
Sapete quanto è durato? da noi si dice "da Domenica a Lunedi" abbiamo chiesto il motivo di questa interruzione
Risposta: il Comune ha avuto non so quanti soldi per la differenziata se non l'avvesse organizzata avrebbe perso  i soldi. Quindi hanno fatto solo finta di organizzare il servizio , praticamente come al solito siamo stati presi in giro,si sono presi i soldi, non si sa dove siano finiti  e adesso siamo peggio di prima perchè le strade sono invase dalla spazzatura.

Noi Calabresi ci dobbiamo rimboccare le maniche e lavorare senza  aspettare "la manna che cade dal cielo",dobbiamo alzare  la testa , finiamola con questo clientelismo , dobbiamo metterci in testa che questi signoroni che noi purtroppo votiamo sono al servizio del cittadino, sono loro al nostro servizio , al servizio del popolo, loro devono saper governare , garantire le leggi,  aiutare i cittadini,  sono loro che devono fare valere i nostri diritti , sono loro che dovrebbero difendere la nostra terra, migliorarla, farla crescere.

Questi signori  sono là non per il proprio interesse o per il bene di pochi eletti, ma per il bene di tutta la Regione e se cosi non fosse dovremmo  avere la forza , la dignità di denunziare tutte le malefatte e non nascondere  la testa nel sacco come purtroppo facciamo in attesa che il santo in Paradiso ci apra qualche porta.

Se non cambieremo mentalità purtroppo resteremo sempre nella mediocrità.





giovedì 16 maggio 2013

L'USO DEL CELLULARE


Domenica scorsa ero in chiesa ad ascoltare la messa, ad un certo punto siamo stati disturbati dallo squillo stridulo del cellulare 
Giovedi ero a Roma per assistere ad una cerimonia funebre sempre disturbata dal suono di un cellulare
In treno al ritorno, stanca mi ero addormentata sono sobbalzata dagli squilli frenetici dei cellulari.

La cosa estremamente irritante è che se  fai notare il fastidio che provoca lo squillo del cellulare , ti guardano come fossi un marziano, eppure dovrebbe essere una questione di buon senso, non voglio dire di educazione, una questione di vivere civile. Ci sono tanti modi per evitare questo fastidio, si può mettere il silenzioso o l'avviso di chiamata o la vibrazione
Possibile che siamo cosi schiavi del cellulare da non riuscire a spegnerlo per 30 minuti?

Ormai sono trascorsi circa venti anni dalla scoperta di questi telefonini che sono sicuramente una comodità, sono stati una grande invenzione ma come tutte le cose l'abuso è sempre sbagliato.
Sentire lo squillo del cellulare mentre sei al teatro o al cinema o durante una riunione di lavoro è senza dubbio una cosa molto irritante, sentire lo squillo durante la messa, una cerimonia funebre è una cosa inconcepibile.

Eppure è cosi, è veramente una cosa impressionante come ci siamo ridotti, camminiamo con il cellulare in mano per non perderci una chiamata, l'avviso del messaggino o peggio ancora controllare facebook.
A tavola teniamo il cellulare vicino, durante le feste non parliamo più, abbiamo il cellulare che parla per noi, a letto molte volte ci addormentiamo con il cellulare in mano e la mattina lo ritroviamo sotto il cuscino oppure a terra.

Mi ricordo anni fa in treno ,la gente saliva con in mano un pacco di giornali, libri, ci si sedeva , si cominciavano a sfogliare i giornali , si  commentavano   le notizie, adesso salgono tutti con la borsa porta computer , i tablet , sembrano tanti soldatini, fanno tutti le stesse mosse, e con il cellulare costantemente in mano, gli squilli più disparati e le risposte sempre più urlate anche per  superare il rumore del treno.

Non ci rendiamo conto che non siamo più liberi, siamo schiavi di questi apparecchi che ci condiziano la vita, oper meglio dire ci siamo fatti condizionare la vita .

Liberi potevano considerarsi i miei figli, liberi di giocare fuori con  gli amici, giocare a calcio, a nascondino, fino alla sera tardi nel cortile difronte casa e noi mamme sui balconi che controllavamo.
Adesso i bimbi passano giornate intere davanti alla televisione, al computer ,incollati ai telefonini, davanti alla playstation.
L'altro giorno a casa di un'amica,la bambina di 5 anni giocava con un tablet, pensavo si trattasse di un giocattolo, invece era proprio  vero, il regalo del papà per il compleanno "la bambina è molto sveglia".

Ogni eccesso è un difetto e l'utilizzo senza controllo è senza dubbio un'abitudine  negativa dalla quale è difficile liberarsi.




 

lunedì 13 maggio 2013

LA SLA


Giorni fa è mancato un amico, il marito della  cugina alla quale mi sento più legata, Paolo Di Modica il "Musico Impertinente".

Paolo era un musicista molto affermato, si erano conosciuti con Maria per caso e si erano subito innamorati, avevano tanti  interessi in comune, una cultura immensa , l'amore per la musica.

Si sono sposati con grande entusiasmo, hanno curato  il loro matrimonio nei minimi particolari  e in effetti è stata una cerimonia indimenticabile.

Avevano tanti progetti ,Paolo e Maria , avevano anche in mente di trasferirsi in America, Paolo aveva la cittadinanza americana, ma tutti i loro progetti si sono infranti dopo solo sei mesi di matrimonio, una terribile sentenza ha distrutto tutti i loro sogni ,a Paolo era stata diagnosticata la Sla, una malattia terribile, un mostro che non ha niente di umano, una malattia disumana.

Da allora è iniziato il calvario sia per Paolo che ha dovuto subire la malattia  che per Maria che si è accollata tutto il peso che questa terribile malattia comporta.

Il mio non vuole essere un elogio  a mia cugina, no, vuole essere un inno all'amore, al vero amore, all'amore con la A maiuscola, l'amore che ha legato questi due ragazzi "nella buona e nella cattiva sorte"

L'amore di Maria che si è annullata per stare vicino a Paolo e l'amore di Paolo che si è aggrappato totalmente alla moglie, alle sue amorevoli cure.

La loro storia è durata sei anni, sei lunghissimi anni, di sofferenze ma non di disperazione. Ogni  volta che ho fatto visita a mia cugina, non ho mai trovato disperazione, li ho trovati invece sempre più uniti, sempre più combattivi ,alla ricerca di  nuove possibilità di cure ,  sicuramente in mezzo a mille difficoltà ma senza arrendersi mai.

Mille difficoltà è dire poco, si sa che in Italia c'è più cura per gli animali che per i portatori di handicap, non ci sono corsie preferenziali, non ci sono parcheggi e quei pochi sono occupati dai soliti frettolosi, non c'è rispetto verso la persona, non c'è sensibilità, nè umanità.

Paolo ha dovuto lottare per avere l'invalidità ,"perchè ancora non era troppo invalido".
Questi ammalati sono lasciati soli , abbandonati a loro stessi, calpestatai nella loro dignità, sono assolutamente a carico delle famiglie che da queste esperienze ne escono distrutte in tutti i sensi.

Una sola cosa non sono riusciti ad ottenere , queste benedette staminali, è possibile che in questo paese di pifferai per ottenere un tuo diritto bisogna lottare fino alla morte?
E in effetti Paolo è deceduto senza la possibilità di poter usufruire di questa cura che avrebbe potuto procurargli qualche giovamento? non lo sapremo mai.

Io non so i veri motivi che ostano all'utilizzo  o alla sperimentazione delle staminali, cosa peraltro fattibile in altri paesi, ma se il motivo è puramente economico, cari politicanti state attenti perchè avete decine di omicidi sulle spalle, se l'utilizzo delle staminali potesse dare anche un miglioramento, o potesse anche solo bloccare il progredire  della malattia siete colpevoli di omicidio, queste morti sono  omicidi di stato e voi siete i diretti responsabili.

Ciao Paolo.










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sabato 4 maggio 2013

LA MIA MACCHINA DA CUCIRE SINGER

Non so se a casa vostra capita la stessa cosa, da me  quando i figli ritornano per le feste cominciano a girare dappertutto, aprono gli armadi alla ricerca di qualcosa che hanno lasciato, "mamma non trovo quella giacca , dov'è la gonna jeans, mi ricordo che qua c'era un maglione" e cosi di seguito.
Durante una di queste ricerche abbiamo rinvenuto un bustone pieno zeppo di sciarpe di tutti i tipi e tutte le qualità, molte ancora con il cartellino. Tutte sciarpe acquistate e poi messe nel dimenticatoio, moltissime regali di Natale. E' stata una sorpresa perchè avevamo completamente dimenticato di avere questo tesoro. Non penserete  che siano solo quelle nella foto, no quella è solo una piccolissima parte.




Come risolvere questo problema ? rimettiamo tutto a posto facendo finta di niente? Le regaliamo? A mia figlia piccola viene un'idea
"mamma perchè non fai una coperta"?
Io al momento non ho dato molto ascolto però quando per il mio compleanno i miei dolcissimi figli, hanno deciso di regalarmi una macchina da cucire Singer  allora mi è ritornata in mente l'idea della mia bambina. Il problema era che io non avevo mai usato la macchina da cucire e lungi da me l'idea di essere capace di usarla, io che al massimo riesco con fatica a mettere un bottone.

Una  bellissima macchina che io naturalmente non avevo mai usato, o per meglio dire ,io e il cucito non abbiamo proprio niente in comune.
Il giorno che me l'hanno regalata c'erano degli amici e insieme abbiamo cercato di capirci qualcosa ma con risultati molto scarsi
Poi , sapete com'è dovevo dimostrare di riuscire a fare qualcosa, non potevo arrendermi e cosi con la mia bella macchina siamo andati a fare visita ad una sartina, la quale incredula, mi ha dato delle spiegazioni perfette per cui ho deciso di mettermi all'opera.
Ho scelto le sciarpe che secondo me potevano servirmi e le ho unite, però l'effetto no mi piaceva, era una cosa che non stava da nessuna parte e allora ho deciso di comperare qualche metro di pail marrone  e di  cucire sopra le sciarpe e devo dire che il risultato è stato proprio di mio gradimento.
Voi che ne dite?Vi piace la mia coperta?



venerdì 3 maggio 2013

LA CHIRURGIA ESTETICA


Ve le ricordate le  bambole di porcellana, quelle con la pelle lucida e liscia e le guanciotte belle rosse, io si perchè mia nonna che adorava questo tipo di bambole me le regalava quando ne trovava qualcuna carina ed in effetti me ne sono rimaste due , non del tutte integre,sono un po malandate, una è senza un piede e l'altra ha la manina rotta ma io le conservo gelosamente.

Che c'entrano le bambole?  mi sono venute in mente guardando alla televisione Simona Ventura, sembrava proprio una bambola di porcellana, viso liscio ,teso , inespressivo, si muovevano solo gli occhi, guance turgide lisce e belle rosse, nessuna ruga d'espressione , praticamente una faccia finta .

Io non sono contraria alla chirurgia estetica, sono contraria all'affanno che la gente dimostra a restare eternamente giovane o a correggere piccoli difetti che peraltro sono quelli che rendono una persona unica.

La rughetta d'espressione, rende la donna vissuta, interessante, come per gli uomini sono interessanti i capelli brizzolati .

Tenerci al proprio aspetto, essere attenti al proprio corpo non significa necessariamente ricorrere per ogni sciocchezza al chirurgo estetico, e non mi venite a parlare che non state bene con il vostro corpo, che vi sentite depresse per quella piccola imperfezione , che non state bene con voi stesse, per me sono tutti alibi per rincorrere la perfezione, non tenedo conto che si tratta di veri e propri interventi con relativa anestesia, con tutti i rischi che un intervento può comportare.

Anche io da ragazza ho avuto qualche problema, seno piccolo e naso aquilino, mi ricordo che scappavo quando si facevano le foto , non volevo essere ripresa di profilo per non mostrare il naso che non mi piaceva e tuttora non mi piace, e anche con il seno ho avuto i miei piccoli problemi , aumentati anche dalla parentela, "come mai questo seno piccolo, eppure tua madre ha il seno, tua zia ha le "vertule", però vedrai quando avrai un bambino il seno aumenterà" erano più preoccupate loro di me. Io ho avuto quattro figli ma il seno salvo qualche millimetro è rimasto quello che era la classica coppa di champagne.

Nota assolutamente positiva è che il mio guardaroba è assolutamente privo di reggiseni che non ho mai usato, e quando sono costretta ad utilizzarlo , una volta l'anno, non vedo l'ora di toglierlo, mi sento come se avessi un corpo estraneo.

Basta un po di  sana autocritica per sapersi accettare,  un po di ironia e tutti quelli che ci sembrano difetti diventeranno pregi , saranno quiei piccoli particolari  che serviranno a distinguerci   dalle altre.