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martedì 23 aprile 2013

QUESTI NOSTRI FIGLI


Spesso non ce ne rendiamo conto, ma alcune delle cose che noi diciamo ai nostri figli ha l'effetto di un boomerang e possono segnarli per tutta la vita.

Sono osservazioni che vengono dette in momenti di rabbia, davanti a una pagella insufficiente,  Quel  "te l'avevo detto" è un giudizio negativo, è una condanna senza appello del suo futuro.

Con il nostro comportamento dettato dalla rabbia   e dalla delusione, li facciamo sentire dispezzati e ce li mettiamo contro.

Di tanto in tanto capita a tutti i genitori, io per prima, di mancare di tatto nel parlare con i figli , non pensando che le osservazioni negative dei genitori segnano inesorabilmente i ragazzi .

Sgridare il bambino che ha portato brutti voti o ha preso un'insufficenza all'interrogazione è quanto mai inopportuno.Il ragazzo in quel momento si sente già in colpa ,è già più vulnerabile.
Anche se la rabbia ci assale è meglio evitare di affrontare subito il problema, rinviando a quando  si è raggiunto un po si serenità  e quindi incominciare a parlare per capire dove si è sbagliato ,dove ha sbagliato il  ragazzo ma anche e sopratutto dove ha sbagliato il genitore.

Voi lo sapete io ho quattro figli, uno diverso dall'altro, ognuno con una diversa personalità, negli anni della scuola ne ho visto di tutti i colori e devo dire che i miei giudizi negativi erano tutti nei confronti dei genitori , di quelli superprotettivi, di quelle mamme che sopravvalutano i propri figli , che non riuscivano a capire i limiti dei propri ragazzi .

Mamme che consideravano i figli novelli  einstain e quindi non capivano il cattivo voto del professore , disorientando il povero bambino che cominciava ad odiare la maestra.

Stessa cosa capitava nello sport ,a scuola  di danza, le bambine erano entusiaste andavano  a danza  per divertirsi con le compagne ma spesso il divertimento era messo in discussione dalle mamme rigidi spettatrici che  accompagnavano le figlie con la speranza di vedere la novella carla fracci e quindi ossessionavano quelle poverette a fare sempre meglio, a superare l'amichetta.

L'incitamento a fare sempre di più e sempre meglio, a superare gli altri è assolutamente negativo, servirà solo a far sentire il bambino un eroe incompreso che   mal sopporterà una  sconfitta.

La cosa indispensabile con i figli è riuscire a parlare, quando te lo permettono, per capire i loro pensieri , le loro aspirazioni, i loro limiti.






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