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martedì 30 luglio 2013

A LOURDES DOPO 36 ANNI


Nei giorni scorsi sono ritornata a Lourdes , questa volta come semplice pellegrina.
Mancavo dal Santuario da 36 anni , l'ultima volta sono andata quando il mio primogenito aveva 1 anno.

Ero una ragazza andavo a Lourdes con L'Unitalsi e prestavo il mio servizio presso le piscine, sono stati quattro anni bellissimi, pieni di umanità, ho fatto tante esperienze, ho condiviso tanti problemi, ho visto le miserie del mondo , le sofferenze della gente , ma ho visto anche tanta serenità negli occhi della gente, tanta rassegnazione ,tanta accettazione della propria situazione.

L'ultimo anno sono incappata in qualcosa più grande di me, mi sono trovata davanti alla sofferenza dei più piccoli, dei bimbi indifesi , è stata una sofferenza indicibile, mi ricordo che ho pianto per mesi, guardavo mio figlio e piangevo.

Non sono più riuscita ad andare a Lourdes, sia perché avevo cominciato a lavorare, poi l'impegno con la famiglia, ma Lourdes mi era rimasta nel cuore.

Finalmente, grazie all'insistenza di mio fratello ho fatto il mio ritorno alla Grotta questa volta come semplice pellegrina, ma  è  stato solo l'inizio di una lunga serie di viaggi che spero di poter fare , questa volta però  per portare il mio aiuto alla gente che soffre.

Chi non è mai andata a Lourdes non può capire che cosa si prova stando davanti alla Grotta, è una sensazione indicibile, inspiegabile, ti pervade un senso di pace, di serenità, ti dimentichi di tutti i problemi che per quanto gravi possano essere sono una goccia rispetto ai veri problemi della gente , dei milioni di ammalati anche gravi che trovi invece sereni e  sorridenti .

A Lourdes incontri una marea di gente di nazionalità di diversa, di cultura diversa, anche di religione diversa.

Sono vari i motivi che spingono a visitare Lourdes , curiosità, fede, turismo, amore per il prossimo, ad ognuno Lourdes lascia qualcosa, nessuno resta indifferente dopo un viaggio in questo posto meraviglioso.

Naturalmente il paese è tutta un altra cosa, pervade il consumismo sfrenato, è un paese come tanti altri pieno di negozietti, alberghi, anche se in questo periodo parecchi sono chiusi a causa dell'alluvione, è inutile dire che gli abitanti di Lourdes hanno sfruttato la situazione, forse non si rendono nemmeno conto della fortuna che hanno avuto, ma varcando il cancello che ti porta alla Grotta, ti lasci il mondo alle spalle e pur trovandoti insieme a una moltitudine di gente ti pervade un senso di pace e tranquillità, è come se fossi tu  solo davanti alla Madonna.

Qualcuno ha detto che Lourdes è un luogo triste perché frequentato da tanti ammalati tristi che sono li per chiedere la guarigione.

Vi posso assicurare che io non ho visto ammalati tristi, anzi vi dirò, molto spesso sono loro a dare speranza a noi cosiddetti "sani" afflitti da mille problemi e scontenti del mondo intero,
"a Lourdes non ho visto sofferenza, ma speranza, serenità, voglia di aggrapparsi alla vita, con tutti i disagi e le limitazioni. Ho visto la grande motivazione a non arrendersi e a prendere quanto di meglio la vita sta offrendo "










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