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domenica 29 luglio 2012

I NONNI

Scrivo questo post perchè l'altro giorno ho letto qualcosa su questo argomento che mi ha fatto veramente rattristare e diciamo anche incazzare.

Una giovane madre scriveva su un post che i nonni dei suoi bambini erano diciamo un poco invadenti , legati a idee assurde che non vanno più di moda, come i pantaloni a zampa di elefante o le spalline enormi.

"Basta ormai questi signori si devono fare una ragione perchè sono invecchiati,  tutte le loro teorie sono ormai passate di moda non vanno bene per l'epoca moderna.

Quindi questi signori dovrebbero limitarsi a fare i nonni , prendere e portare i figli a scuola ,al parco al cinema,regalare immensi giochi da tenere poi a casa loro."


La stessa dolce fanciulla qualche settimana fa ,in un altro post ,descriveva la sua felicità perchè i nonni si erano portati i figli al mare per una settimana, quindi lei era felice di poter trascorrere il tempo da sola con il marito, non aveva nemmeno nostalgia dei figli perchè comunque li sapeva in buone mani.


E allora dov'è la coerenza? I figli di oggi e non solo di oggi, per fortuna però non sono la maggioranza, vogliono "a vutti china e a mughieri mbriaca"(la botte piena e la moglie ubriaca), cioè vorrebbero i nonni a disposizione quando servono , ad accudire i nipoti, a soddisfare i bisogni di entrambi con la museruola , cioè i nonni dovrebbere stare in silenzio, senza poter esprimere una loro idea o un disappunto e quando non servono a cuccia senza recriminare.

I nonni sono una cosa che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, che siano diretti o suoceri sono la stessa cosa, sono persone che hanno lavorato, cresciuto i figli e  si rendono  disponibili a dare una mano alla nuova famiglia pur con grande fatica, considerata l'età non più giovane.

Sono persone che danno senza chiedere niente in cambio e non perchè "altrimenti non saprebbero che fare " come se i figli facessero loro un piacere perchè comunque li tengono occupati.

Questa è semplicemente mancanza di gratitudine, non avere il coraggio di dire grazie, non avere il coraggio di chiedere, di doversi sottomettere ad altri.

Io ho cresciuto quattro figli e ho avuto una grossa mano dai nonni che ho avuto a disposizione in qualsiasi momento ne ho avuto bisogno, sicuramente abbiamo avuto divergenze però in momenti particolari i bambini hanno avuto accanto persone cho  gli hanno voluto bene.

Non so ,anzi non penso che riuscirò a fare con i miei ipotetici nipoti, quello che hanno fatto i nonni per i miei figli.

E comunque quando si ha bisogno perchè ricorrere ai nonni? si potrebbe scegliere qualche bella baby sitter, pagarla profumatamente , quella sicuramente farà contenti tutti, asseconderà i vostri desideri, controllerà i vostri figli per come le avrete ordinato, e non ve la troverete fra i piedi e sopratutto non dovete per forza sopportare i pantaloni a zampa che staranno a cuccia.

Quindi facciamo vivere ai nonni la loro vecchiaia serena e noi beamoci della nostra onnipotenza, del nostro saper fare,delle nostre idee che sono sicuramente all'avaguardia risolvendo i problemi senza l'interferenza di persone ormai superate.


TORTA AL CIOCCOLATO

IL DOLCE DELLA DOMENICA

DOSI

600 gr di farina 00
6 uova
600 gr di zucchero
200 gr di burro
250 gr di latte
170 gr di cacao amaro (zaini)
2 bustine di pane degli angeli


Sbattete i tuorli con 500 gr di zucchero
Montate gli albumi a neve
Sciogliete il cacao con un poco di acqua e 100 gr di zucchero in modo da formare una cremina densa


Unite i tuorli ,il burro sciolto a bagnomaria, gli albumi, la farina e il cacao sciolto, aggiungete il latte e alla fine il lievito , mescolate bene tutti gli ingredienti , mettete il composto in una teglia precedentemente imburrata e infarinata e infornate a 160° per 45 minuti.


AVVISO IMPORTANTE


questa è una torta riservata ai golosoni ,quindi le persone a dieta,tipo la sottoscritta, guardatevi bene dall'avvicinarvi a questa ricetta.
Ma chi non si arrende , non si fa venire un'amnesia,chi non dimentica la dieta davanti a una simile meraviglia del palato ì? io  ogni volta che la preparo,mi faccio venire un calo di zuccheri per cui praticamente i miei figli sono costretti a nascondere il dolce.







PROVARE PER CREDERE
CIOCCOLATOSA DOMENICA A TUTTI

sabato 28 luglio 2012

ESSERE MADRE


"La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita,
il nostro capo fra le sue ginocchia,
la nostra anima nel suo cuore:
ci dà il suo latte quando siamo piccini,
il suo pane quando siamo grandi
e la sua vita per sempre."
Victor Hugo



Mamma è la prima parola che pronuncia il bambino ed è l'ultima invocazione quando la vita ci lascia.

Vi voglio riproporre una bellissima definizione di madre che ho letto e mi è piaciuta molto perche penso che rifletta alla perfezione il concetto di essere madre

 "Essere madre vuol dire ridere e piangere nello stesso momento, urlare sapendo di sbagliare, guardare il proprio figlio fin giù nell'anima, come nessuno riesce a fare..
Essere mamma vuol dire cambiare ogni istante modo di pensare, sentirsi in colpa per una lacrima firmata da un nostro errore, preparare il letto per la sera, rimboccare le coperte utilizzando la forza che ancora non sapevamo di avere.
Essere madre vuol dire svegliarsi in piena notte per rassicurare, detestarsi per aver sbagliato sapendo di sbagliare.
Essere madre è la stanchezza e la gioia insieme, la speranza nella delusione, la rinuncia vestita da piacere, l'orgoglio nello sguardo, un applauso per una poesia, un abbraccio all’uscita di scuola.
Essere madre vuol dire accettare di vivere un'eccezione che prima era un'abitudine, una passeggiata sporca di gelato, un giro su una giostra che raffredda le mani, una cena fuori senza essersi mai sedute.
Essere madre vuol dire aver ricevuto in dono l’essenza dell’esistenza, il bagaglio prezioso della vita. Ogni madre sa quanto sia buono il sapore di un bacio al gusto di gelato, il profumo di un bagnoschiuma dopo una giornata infernale.
Ogni madre si addormenta ogni sera con il proprio figlio, anche se lui non lo sa… Ogni uomo nasce da una madre e ogni madre può far sì che ogni uomo sia un uomo"

Tutte queste bellissime parole sono attuali o si riferiscono alle mamme di una volta?

Quando una persona decide di avere figli, dovrebbe chiedersi perché li vuole avere. Ci sono persone che vogliono avere figli per realizzarsi, perché hanno in mente un modello di donna che è madre, o per far realizzare dai figli ciò che loro stesse non hanno avuto.
Qualcuno pensa che mettere al mondo un figlio possa “salvare” un legame in crisi, un rapporto agli sgoccioli, una situazione insoddisfacente.
C’è anche chi pensa di legare a sé un’altra persona, attraverso un figlio. Perché una famiglia senza figli non è una famiglia; perché i figli sono bellissimi, ti danno tanti pensieri ma anche tanta gioia; perché quando diventi vecchio e non hai avuto figli ti rendi conto di aver sbagliato; perché quando diventi vecchio qualcuno possa occuparsi di te, così non resterai solo.

Non sono i figli che chiedono di venire al mondo ma una volta che si decide di fare un figlio una mamma deve essere pienamente consapevole, proprio per questo siamo diversi dagli animali.

Ma le mamme di oggi sono diverse, sono stanche, non hanno pazienza, sono esaurite, gridano per un nonnulla , mentre scrivo mi trovo sotto il portico nel giardino, ci sono due bambini che piangono disperati e una forsennata di madre che continua a urlare e a dare schiaffi.

I bambini hanno bisogno di amore, di tenerezza,hanno bisogno di capire, di dialogare, se le mamme non riescono a gestire il loro lavoro, se il fatto di dover lavorare deve ricadere sui figli, se il lavoro procura loro tanta stanchezza e depressione, bisogna decidersi e fare una scelta, lasciare il lavoro oppure crescere dei figli che da grandi avranno sicuramente problemi.
Fare la mamma,  comporta sacrifici e rinunce,una persona deve esserne pienamente consapevole,non si deve diventare mamma a tutti i costi, altrimenti si verificano i casi che purtroppo ascoltiamo in televisione, di mamme che per fare shopping  lasciano  con tanta leggerezza i figli in macchina sotto il sole, di bambini che cadono dai balconi, si, mi direte sono disgrazie, si lo so ,ma con i bambini ci vogliono otto occhi, otto orecchie,e dieci braccia, i pericoli sono nascosti dietro l'angolo, non devono essere lasciati soli o perlomeno non devono essere mai persi di vista.
Non ve lo dice la zitellona che pontifica dall'alto della sua saggezza, ve lo dice una mamma di 4 figli.
Quindi riepilogando, dopo 9 mesi di gravidanza, spesso non facili, bisogna affrontare i vari pianti del bambino,le malattie,i primi dentini, le notti in bianco,rinunziare ad una uscita con gli amici perchè non sapete a chi lasciare il bimbo,mettersi da parte se vi sentite male e non ho finito, quando sarete vecchi dovete  mettere in conto che ormai siete  rincoglioniti quindi  non capite più niente.
Se siete pronti ad affrontare tutto questo allora siete pronte per il mestiere di  mamma.









martedì 24 luglio 2012

IL MATRIMONIO


Ho deciso di scrivere del  matrimonio dopo aver ricevuto l'ennesima telefonata di una amica che mi comunicava di aver lasciato il marito perchè? "incompatibilità di carattere" dopo 25 anni di vita insieme , mah...

Ma mi chiedo perchè le persone si sposano.?

E' vero che i matrimoni sono calati , ma le persone che ancora lo fanno che motivazioni hanno? che cosa li spinge.?

Ci sono tante cose che remano contro il matrimonio , le  tante spese per rendere quel giorno indimenticabile, tante preoccupazioni, la nuova vita in comune da affrontare, la gestione della casa, il lavoro,i figli, il rapporto con la famiglia di origine, quindi le persone che arrivano al matrimonio devono essere fermamente convinti e allora, perchè tante separazioni?

Ai miei tempi  ci si conosceva poco o per niente, noi ragazzi non avevamo certo la libertà che hanno i giovani di oggi, adesso c'è la possibilità di conoscersi bene perchè si ha modo di stare molto  insieme, di frequentarsi quindi si possono conoscere nel tempo, pregi e difetti della persona che si è scelta .

Che cosa sono allora le difficoltà che distruggono il matrimonio? E allora che dovrebbero dire i nostri nonni?Loro si che hanno attraversato  periodi duri, i mariti emigravano per trovare lavoro e le donne  restavano a casa e, da sole mandavano avanti la casa , la famiglia, crescevano i figli tra mille difficoltà.

No non sono le difficoltà , adesso manca la volontà, il sacrificio, si vuole tutto e subito, e sopratutto non si vuole rinunziare a niente.
La ragione del calo dei matrimoni , dice un noto docente risiede nella cultura degli ultimi 15 anni centrata tutta sul benessere del singolo.Oggi è molto di moda lo star bene personale.
In una cultura come questa, un atto come il matrimonio che costringe a confrontarsi e ad assumere obblighi nei confronti di altri, spaventa perché mette a rischio il proprio essere e il proprio benessere. 

Una coppia di amici qualche anno fa si è separata, alla moglie ho chiesto i motivi che l'avevano spinta a prendere quella decisione.Sapete che cosa mi ha risposto? "mi ero seccata, mio marito era un pantofolaio, a me piaceva uscire, lui invece amava restare a casa"
Pensate sia uno scherzo? no vi assicuro è proprio vero. 

Se in una coppia  esiste  un sentimento vero, insieme si affronta  qualsiasi problema perché essere sposati, o comunque stare insieme, vuole dire anche aiutarsi, condividere le stesse situazioni ,rispettarsi, come facevano i nostri genitori, e prima i nonni. Così funzionavano i matrimoni, una volta. "Altrimenti non parliamo di matrimonio, ma di relazioni usa-e-getta, o quantomeno di rapporti non ancora maturi per un impegno a tempo indeterminato".




 


sabato 21 luglio 2012

TORTA DI MANDORLE
IL DOLCE  DELLA DOMENICA

Una ricetta facilissima  per  un dolce buonissimo, fresco, che mette d'accordo tutti.
Potrebbe essere un'ottima colazione per i vostri bambini
un piacevole dessert
una simpatica sorpresa per gli amici

DOSI
300 gr di mandorle spellate e tritate
4 uova medie
1 cucchiaio colmo di farina 00
250 gr di zucchero
1/2 bustina di lievito


Montare i tuorli con lo zucchero e gli albumi a neve

Unire i tuorli, gli albumi, aggiungere la farina, le mandorle tritate e il lievito.
Mescolare bene , versare nella tortiera imburrata e infornare a 160°

UNA DOLCE DOMENICA A TUTTI




venerdì 20 luglio 2012

 PROFESSIONE GENITORE


Quando in una una famiglia nasce un bambino è una vera gioia.

I figli ti  riempiono la vita, tu li curi, gli dai tanto amore, fai tanti sacrifici per crescerli, tante notti in bianco, gli dai dei consigli , degli insegnamenti.
I figli nei primi anni di vita sono molto legati ai genitori, si disperano quando non sentono la loro presenza, gioiscono quando sentono il loro profumo.

La presenza dei genitori nei primi anni è una sicurezza per il bambino che l'aiuterà a sentirsi sicuro e fiducioso nel mondo
Col sopraggiungere dell'adolescenza i figli tendono ad allontanarsi dai genitori, pensono di non avere  più bisogno di loro, preferiscono uscire e stare con gli amici, difficilmente ascoltano i  consigli dei genitori; è una fase molto delicata e una fase che porterà il ragazzo alla trasformazione ad acquisire la sua identità, è l'età del conflitto con i genitori.

In questo periodo cosi delicato i genitori devono sapersi mettere da parte senza naturalmente smettere di vigilare con discrezione.

E' proprio in  questo difficile momento di ribellione che  il ragazzo ha più bisogno di sentire la famiglia vicino, anche se non lo ammetterà mai, che ha bisogno di non sentirsi abbandonato.
Guai ad abbassare le armi in questo periodo"tanto non mi capisce, tanto non mi sente" "non vale la pena parlare".

Quando i figli diventano "giovani", cominciano a fare le proprie scelte, in questo caso la presenza dei genitori puo essere molto utile ,può essere determinante nella scelta .

Un rapporto di fiducia e confidenza reciproca aiuta i ragazzi a costruirsi il proprio futuro.
L'importate è creare un dialogo che permette ai figli ma anche ai genitori di esprimersi ,di capire e farsi capire. Tale dialogo però può esserci solo con un ascolto profondo tra tutti i membri, ascolto sia da parte dei figli verso i consigli dei genitori, sia da parte dei genitori verso le problematiche e necessità che potrebbero essere attraversate dai figli.

I figli diventati adulti devono però potere scegliere autonomamente  il proprio stile di vita, la propria professione.Il genitore deve essere di supporto ,deve consigliare, mai imporre.

Quindi sbaglia il genitore "avvocato" che costringe il figlio a studiare legge per seguire le orme di famiglia.Costringerà il figlio a studiare male, nei casi più felici, oppure costringe il figlio a restare all'università fino a 40 anni..
Di questi casi ne conosciamo un'infinità, le università sono piene di figli di papà iscritti al 14° anno, dico figli di papà perchè l'anonimo impiegato non si può certo permettere di mantenere il proprio figlio all'università per secoli.

Per non parlare del barone della medicina che vuole fare diventare Barnard il figlio pur sapendo che è un piccolo "Trota".
E purtroppo l'Italia è piena di questi piccoli Trota che con l'aiuto del barone di turno riescono a rubare lavoro a tanti ragazzi ,e sono tanti, che hanno studiato con serietà e responsabilità, che sono ragazzi preparati, abituati al sacrificio, che però risultano penalizzati perchè senza parentele che contano o amicizie importanti.
Perchè purtroppo  l'Italia  nel 2012 è questa, non è cambiato proprio niente.







giovedì 19 luglio 2012

 "ANGELO" IL MIO AMICO


Viviamo in un mondo corrotto,un mondo dove ogni giorno si registrano episodi di una ferocia incredibile,un mondo privo di morale e i ragazzi sono senza ideali; un mondo dove ogni giorno si tramano falsità inganni, un mondo che non conosce la bontà e disconosce il vocabolo "solidarietà".


Siamo circondati da gente che venderebbe l'anima pur di arrivare, pronta a colpirti alle spalle.
Per sfuggire a queste brutture,   io mi sono creata il mio mondo segreto ,un mondo incantato dove rifugiarmi quando mi sento sola e la vita si fa pesante , mi piace rifugiarmi e pensare, mi piace ricordare ,mio padre e mia madre due persone che hanno dato tanto amore, due persone pulite,due persone semplici, molto religiose che mi hanno insegnato l'amore all'angelo custode.


Ognuno di noi abbiamo il nostro Angelo anche se non lo vediamo.


Io me lo immagino proprio come nelle descrizioni , la veste candida, lo splendore della sua luce, l'aureola lucente e le ali che si innalzano verso il cielo.


L'angelo è una presenza rassicurante che ci protegge, ci avvolge , ci illumina e a volte ci rasserena. E' una presenza discreta, invisibile.


Gli angeli sembrano suscitare grande interesse, forse perchè ci sentiamo sempre più soli, e allora abbiamo bisogno di sapere che vicino a noi c'è sempre qualcuno pronto a sorreggerti nell'incertezza e nel dubbio, pronto a confortarti nella disperazione, a farti scudo contro chi vuole farti del male; occorre solo
che il nostro cuore sia aperto al bene, che sia disponibile al rispetto degli altri, all'amore , quindi sia disposto a ricevere il suo Angelo.