LA STORIA DI DOMENICO UN EMIGRATO CALABRESE
Anni fa anche i nostri connazionali emigravano alla ricerca di un lavoro , in molti casi lasciavano la loro terra, la loro famiglia , i loro figli per un futuro incerto.
Domenico è un signore adesso abbastanza anziano ma ancora molto lucido,che ama raccontare la sua storia con una vena di malinconia.
Anni fa ,all'età di 18 anni decise di partire per cercare lavoro e scelse come meta l'Australia, li infatti c'erano altri suoi connazionali.
Domenico era analfabeta cosi la sorella decise di insegnargli quelle poche parole che gli avrebbero permesso di comunicare con i suoi. Le parole erano "mamma sto bene "e poi gli insegnò l'indirizzo di casa
Con questo grande bagaglio, Domenico parti con la nave alla volta dell'Australia. Il viaggio era lungo,durava 38 giorni, per cui Domenico cominciò a scrivere a casa per comunicare che stava bene con quelle poche parole che la sorella gli aveva insegnato.Qualche giorno dopo gli fu restituita la lettera , lui pensava che fosse la risposta dei suoi , ma una ragazza Isabella,con la quale aveva fatto amicizia, gli spiegò che la lettera era tornata indietro perchè l'indirizzo era sbagliato e cosi lei si offri di dare qualche lezione a Domenico che nei giorni che seguirono riusci ad imparare a leggere e scrivere.
Arrivati a destinazione, le stade di Domenico e Isabella si divisero e per un certo tempo i due non si incontrarono.
Domenico si era dato da fare, con l'aiuto dei suoi connazionali, riusci a trovare lavoro presso un ristorante, era un ragazzo molto volenteroso, un grande lavoratore ed era tenuto in gran conto dai padroni del locale.
Era anche appassionato di calcio e si era iscritto in una squadra locale che partecipava al campionato.Nella squadra c'era anche un romano con quale Domenico non andava molto d'accordo.
Un giorno durante una partita, il romano punzecchiò Domenico che spinto dalla collera gli sferrò un pugno e quindi fu espulso dalla squadra.
Andando verso gli spogliatoi, si senti chiamare e voltandosi vide Isabella che era nientemeno che la moglie del romano.
I due dopo un'attimo di esitazione e tante spiegazioni da parte di Isabella fecero amicizia e per un certo tempo si frequentarono, poi il romano fu trasferito e quindi le loro strade si divisero.
Domenico intanto si era dato da fare, aveva messo da parte qualche soldino e aveva aperto un ristorante in proprio, gli affari andavano bene, si era fatto una posizione invidiabile.
Incontrò una ragazza, si sposò ed ebbe due figli.
La vita di Domenico scorreva felice fino ad un bruttissimo giorno, avevano deciso di andare al mare tutta la famiglia, in macchina si scherzava, si cantava, ad un certo punto una macchina sbucata dal nulla, li investe e fu cosi che Domenico perse tutta la sua famiglia.
Da quel momento Domenico non vive più, la vita per lui non ha più senso , niente lo interessa più, decide allora di vendere tutto e di ritornare a casa.
Adesso Domenico è ritornato nella sua terra,è piu stanco che mai, racconta la sua storia con grande passione , negli occhi traspare una grande tenerezza quando racconta di quella ragazzina che tanti anni prima durante una lunga traversata gli insegnò le basi fondamentali per inziare a leggere e scrivere, ma gli occhi gli si riempiono di lacrime quando accenna alla sua famiglia perduta.
Domenico era partito solo a cercare fortuna, l'aveva trovata, ma un destino beffardo l'aveva fatto ritornare da solo nella sua terra.
domenica 24 giugno 2012
sabato 23 giugno 2012
SEMIFREDDO AL CAFFE'
Il dolce della Domenica
DOSI
4 uova
8 cucchiai di zucchero rasi
400 gr di panna oplà
2 tazzine di caffè ristretto
1 tazzina di cognac
1 pacco di pavesini
Preparare il caffè e farlo raffreddare
Lavorare i tuorli con lo zucchero aggiungendo poco alla volta la tazzina di caffè freddo
Montare le chiare a neve
Montare a parte la panna
Unire il tutto e lavorare piano con un cucchiaio di legno o una frusta a mano e mettere in frigo
Preparare a parte una teglia
Fare un primo strato di pavesini imbevuti nel caffè corretto con il cognac, aggiungere uno strato di crema preparata precedentemente,fare un secondo strato di pavesini e ultimare con lo strato di crema
L'ultimo strato come decorazione può essere riproposto con l'ultimo strato di pavesini imbevuti.
Mettere in freezer
Togliere dal freezer qualche minuto prima di servire
Quelle che vi sto proponendo sono ricette nostre della mia famiglia provate e riprovate , sono ricette estive sostitutive del semplice gelato che noi ripronevamo ai nostri amici nelle calde serate estive con grande approvazione da parte degli stessi.
Il dolce della Domenica
DOSI
4 uova
8 cucchiai di zucchero rasi
400 gr di panna oplà
2 tazzine di caffè ristretto
1 tazzina di cognac
1 pacco di pavesini
Preparare il caffè e farlo raffreddare
Lavorare i tuorli con lo zucchero aggiungendo poco alla volta la tazzina di caffè freddo
Montare le chiare a neve
Montare a parte la panna
Unire il tutto e lavorare piano con un cucchiaio di legno o una frusta a mano e mettere in frigo
Preparare a parte una teglia
Fare un primo strato di pavesini imbevuti nel caffè corretto con il cognac, aggiungere uno strato di crema preparata precedentemente,fare un secondo strato di pavesini e ultimare con lo strato di crema
L'ultimo strato come decorazione può essere riproposto con l'ultimo strato di pavesini imbevuti.
Mettere in freezer
Togliere dal freezer qualche minuto prima di servire
Quelle che vi sto proponendo sono ricette nostre della mia famiglia provate e riprovate , sono ricette estive sostitutive del semplice gelato che noi ripronevamo ai nostri amici nelle calde serate estive con grande approvazione da parte degli stessi.
mercoledì 20 giugno 2012
CAMBIO DI STAGIONE
Non so voi ma io ho sempre odiato fare il cambio di stagione e i miei figli da piccoli erano terrorizzati perchè erano tutti chiamati a partecipare a questo evento.
Questo fatidico giorno veniva sempre rinviato fino a quando gli armadi non diventavano campi di battaglia,ognuno tirava giù ciò che gli serviva per cui si mischiava roba estiva e invernale,in giro per le stanze c'era di tutto dai costumi da bagno alle pelpe per i primi freddi, le giacche antipioggia, i grembiulini e tutti gli attrezzi che si iniziavano a comperare per l'inizio dell'anno scolastico.
Quando poi la cosa diventava insostenibile arrivava in aiuto la cavalleria,rappresentata da mia madre ,la nonna Toto.
Ci volevano due giorni interi per riuscire a mettere a posto tutto.Si iniziava col togliere le cose invernali e cominciavano le prime discussioni,"gli armadi sono pieni di cose che i tuoi figli non si sono mai messi" .
In effetti negli armadi si conservano indumenti che nessuno utilizza per anni, pero c'è sempre la speranza che qualcuno si ricordi di quella determinata maglietta o pantolone , chissà mai che qualcuno la riutilizzi..
Quindi si passava alla seconda fase "che facciamo la regaliamo tutta questa roba? ma per ogni oggetto si tirava fuori una scusa," ti ricordi come stava bene la bambina con questa gonnellina?è meglio tenerla per ricordo. " questo pantalone è troppo bello, di marca è probabile che l'anno prossimo qualcuno lo voglia indossare.
Altro anno stesso film di sempre, le cose restavano come prima, gli armadi trabboccanti solo messi in ordine.
La sera però si sotterrava l'ascia di guerra davanti a una bella pizza o un bel piatto di calzoni preparati dalla nonna.
Adesso la musica è cambiata, i miei figli sono fuori alcuni per studio altri per lavoro e quindi è rimasto solo un cambio di stagione da fare: il mio che non è per niente semplice considerato tutte quelle antichità messe da parte sempre per lo stesso motivo "e se tornano di moda"? Poi c'è la zona "quando ero magra", la "zona grasso è bello" ormai ho diviso l'armadio in reparti, perchè nello stesso anno ingrasso e dimagrisco con una facilità sorprendente (in verità più ingrasso che dimagrisco) e quindi ho l'abbigliamento bell'è pronto.
Certo ancora mi risuonano in mente le urla dei ragazzi, i rimproveri della nonna, tutta la confusione che regnava per la casa, tutti i letti pieni di roba,le risate dei ragazzi quando trovavano qualche cosa particolare "mamma ma come ci vestivi? un po di nostalgia ritorna, chissà i miei figli come ricordano quel periodo, forse per farglielo rivivere potrei andare a fare un po di ordine nei loro armadi......
Che ne dite?....
Non so voi ma io ho sempre odiato fare il cambio di stagione e i miei figli da piccoli erano terrorizzati perchè erano tutti chiamati a partecipare a questo evento.
Questo fatidico giorno veniva sempre rinviato fino a quando gli armadi non diventavano campi di battaglia,ognuno tirava giù ciò che gli serviva per cui si mischiava roba estiva e invernale,in giro per le stanze c'era di tutto dai costumi da bagno alle pelpe per i primi freddi, le giacche antipioggia, i grembiulini e tutti gli attrezzi che si iniziavano a comperare per l'inizio dell'anno scolastico.
Quando poi la cosa diventava insostenibile arrivava in aiuto la cavalleria,rappresentata da mia madre ,la nonna Toto.
Ci volevano due giorni interi per riuscire a mettere a posto tutto.Si iniziava col togliere le cose invernali e cominciavano le prime discussioni,"gli armadi sono pieni di cose che i tuoi figli non si sono mai messi" .
In effetti negli armadi si conservano indumenti che nessuno utilizza per anni, pero c'è sempre la speranza che qualcuno si ricordi di quella determinata maglietta o pantolone , chissà mai che qualcuno la riutilizzi..
Quindi si passava alla seconda fase "che facciamo la regaliamo tutta questa roba? ma per ogni oggetto si tirava fuori una scusa," ti ricordi come stava bene la bambina con questa gonnellina?è meglio tenerla per ricordo. " questo pantalone è troppo bello, di marca è probabile che l'anno prossimo qualcuno lo voglia indossare.
Altro anno stesso film di sempre, le cose restavano come prima, gli armadi trabboccanti solo messi in ordine.
La sera però si sotterrava l'ascia di guerra davanti a una bella pizza o un bel piatto di calzoni preparati dalla nonna.
Adesso la musica è cambiata, i miei figli sono fuori alcuni per studio altri per lavoro e quindi è rimasto solo un cambio di stagione da fare: il mio che non è per niente semplice considerato tutte quelle antichità messe da parte sempre per lo stesso motivo "e se tornano di moda"? Poi c'è la zona "quando ero magra", la "zona grasso è bello" ormai ho diviso l'armadio in reparti, perchè nello stesso anno ingrasso e dimagrisco con una facilità sorprendente (in verità più ingrasso che dimagrisco) e quindi ho l'abbigliamento bell'è pronto.
Certo ancora mi risuonano in mente le urla dei ragazzi, i rimproveri della nonna, tutta la confusione che regnava per la casa, tutti i letti pieni di roba,le risate dei ragazzi quando trovavano qualche cosa particolare "mamma ma come ci vestivi? un po di nostalgia ritorna, chissà i miei figli come ricordano quel periodo, forse per farglielo rivivere potrei andare a fare un po di ordine nei loro armadi......
Che ne dite?....
lunedì 18 giugno 2012
UNA MERAVIGLIOSA DOMENICA,
Oggi ho trascorso proprio una bellissima giornata ,salvo un piccolo inconveninte, la mia macchina fotografica ha deciso di lasciarmi sul più bello, per cui ho pochissime foto da proporVi.
Un'amica, che fa parte di un'associazione che si occupa di ragazzi diversamente abili, mi ha invitato a trascorrere una giornata con i ragazzi in un Agriturismo a Guardavalle, un paesino della fascia Jonica.
Non ero molto convinta anche perchè oggi è stata una giornata caldissima ma vi dico la verità mi sono ricreduta ,è stata una giornata piacevole che mi ha rilassato e molto arricchito.
Il posto, l'Agriturismo Fassi, si trova su una collinetta, immerso nel verde degli ulivi ,la struttura antica dispone di uno zoo domestico e di un'azienda agricola con certificazione biologica.
Il soggiorno è reso piacevole dal silenzio dei luoghi e salutare dall'assoluta assenza di qualsiasi forma di inquinamento.
C'è la possibilità di fare passeggiate a piedi o in bicicletta oppure cavalcate a cavallo fino alla vicina spiaggia.
L'agriturismo è dotato di un maneggio,piscina coperta,bauty farm .
Fattoria didattica "scuola in fattoria",propone stage formativi sul metodo di coltivazione biologica.
Offre una cucina tipica della zona caratterizzata dalla freschezza dei prodotti che provengono dall'allevamento e dall'orto della stessa azienda.
Nel contesto del complesso sorge il "Museo Pietrarotta"che espone in progress oggetti della civiltà contadina ed ospita una sezione dedicata alla storia dell'arte e dei mestieri del territorio calabrese."Guardare al futuro recuperando il passato".
Gli oggetti esposti sono testimonianza di un mondo scomparso, la loro funzionalità ormai dimenticata narra la storia di chi ha trascorso l'esistenza in una società dove cose, animali ed uomini , avevano un significato diverso.
L'esposizione della civiltà rurale del luogo va quindi al di là del suo impegno folkloristico,proponendo spunti per una passeggiata lungo i sentieri del tempo.
Nella visita del complesso siamo stati accompagnati da una splendida guida che con la sua spiegazione, accurata e competente è riuscita ad incantare e a tenere impegnati i ragazzi , che con grande nostra meraviglia, l'hanno seguita con attenzione e ammirazione, facendo domande pertinenti.
A questo punto la macchina fotografica ha deciso di lasciarmi.
Abbiamo portato i ragazzi a visitare lo zoo e vi assicuro che è stata una grande emozione guardare la gioia che sprigionava dai loro occhi mentre osservavano i vari animali , come le oche, i maiali, i cinghiali, gli asinelli, poi la gioia è esplosa quando hanno saputo che avrebbero potuto fare un giro sul cavallo , uno alla volta sono riusciti a salire naturalmente con l'aiuto di un istruttore, alcuni ragazzi con patologie più gravi erano accompagnati dai genitori , io mi sono emozionata nel vedere una ragazza , meglio una donna, che è voluta salire contro il parere della mamma terrorizzata che la figlia potesse cadere, lei con mille attenzioni è stata fatta salire, alla fine del giro è andata dalla mamma felice gridando "mamma hai visto non sono caduta".
Nel pomeriggio i ragazzi sono stati accompagnati in piscina e alcuni di loro hanno fatto un bagno,o per meglio dire si sono scatenati in piscina.
A fine giornata eravamo tutti stanchi ma assolutamente contenti e soddisfatti per la riuscita della gita .
E' bastato poco per fare felici dei ragazzi cui la vita non è stata molto clemente e vedere la loro felicità, la gioia che sprizzava dai loro occhi è stato il coronomamento di una bellissima domenica.
Oggi ho trascorso proprio una bellissima giornata ,salvo un piccolo inconveninte, la mia macchina fotografica ha deciso di lasciarmi sul più bello, per cui ho pochissime foto da proporVi.
Un'amica, che fa parte di un'associazione che si occupa di ragazzi diversamente abili, mi ha invitato a trascorrere una giornata con i ragazzi in un Agriturismo a Guardavalle, un paesino della fascia Jonica.
Non ero molto convinta anche perchè oggi è stata una giornata caldissima ma vi dico la verità mi sono ricreduta ,è stata una giornata piacevole che mi ha rilassato e molto arricchito.
Il posto, l'Agriturismo Fassi, si trova su una collinetta, immerso nel verde degli ulivi ,la struttura antica dispone di uno zoo domestico e di un'azienda agricola con certificazione biologica.
Il soggiorno è reso piacevole dal silenzio dei luoghi e salutare dall'assoluta assenza di qualsiasi forma di inquinamento.
C'è la possibilità di fare passeggiate a piedi o in bicicletta oppure cavalcate a cavallo fino alla vicina spiaggia.
L'agriturismo è dotato di un maneggio,piscina coperta,bauty farm .
Fattoria didattica "scuola in fattoria",propone stage formativi sul metodo di coltivazione biologica.
Offre una cucina tipica della zona caratterizzata dalla freschezza dei prodotti che provengono dall'allevamento e dall'orto della stessa azienda.
Nel contesto del complesso sorge il "Museo Pietrarotta"che espone in progress oggetti della civiltà contadina ed ospita una sezione dedicata alla storia dell'arte e dei mestieri del territorio calabrese."Guardare al futuro recuperando il passato".
Gli oggetti esposti sono testimonianza di un mondo scomparso, la loro funzionalità ormai dimenticata narra la storia di chi ha trascorso l'esistenza in una società dove cose, animali ed uomini , avevano un significato diverso.
L'esposizione della civiltà rurale del luogo va quindi al di là del suo impegno folkloristico,proponendo spunti per una passeggiata lungo i sentieri del tempo.
Nella visita del complesso siamo stati accompagnati da una splendida guida che con la sua spiegazione, accurata e competente è riuscita ad incantare e a tenere impegnati i ragazzi , che con grande nostra meraviglia, l'hanno seguita con attenzione e ammirazione, facendo domande pertinenti.
A questo punto la macchina fotografica ha deciso di lasciarmi.
Abbiamo portato i ragazzi a visitare lo zoo e vi assicuro che è stata una grande emozione guardare la gioia che sprigionava dai loro occhi mentre osservavano i vari animali , come le oche, i maiali, i cinghiali, gli asinelli, poi la gioia è esplosa quando hanno saputo che avrebbero potuto fare un giro sul cavallo , uno alla volta sono riusciti a salire naturalmente con l'aiuto di un istruttore, alcuni ragazzi con patologie più gravi erano accompagnati dai genitori , io mi sono emozionata nel vedere una ragazza , meglio una donna, che è voluta salire contro il parere della mamma terrorizzata che la figlia potesse cadere, lei con mille attenzioni è stata fatta salire, alla fine del giro è andata dalla mamma felice gridando "mamma hai visto non sono caduta".
Nel pomeriggio i ragazzi sono stati accompagnati in piscina e alcuni di loro hanno fatto un bagno,o per meglio dire si sono scatenati in piscina.
A fine giornata eravamo tutti stanchi ma assolutamente contenti e soddisfatti per la riuscita della gita .
E' bastato poco per fare felici dei ragazzi cui la vita non è stata molto clemente e vedere la loro felicità, la gioia che sprizzava dai loro occhi è stato il coronomamento di una bellissima domenica.
sabato 16 giugno 2012
CREMA DI CAFFE' (NOCCIOLINO)
E' arrivata l'estate e che c'è di meglio di un bel nocciolino freddo fatto in casa? Provate a farlo ,invitate i vostri amici e vedrete che successo .....
E' una ricetta provata e riprovata , piace a piccoli e grandi ,ai nonni e bebè............
DOSI
100 gr. di nocciole
100 gr di zucchero
150 gr di caffè a cubetti
1/2 bicchiere d'acqua
100 gr di panna opla'
-Preparate un buon caffè, fatelo raffreddare e poi mettetelo nel freezer nei contenitori del ghiaccio
-Tostate le nocciole
-Frullate tutti gli ingredienti ,le nocciole,lo zucchero il caffè a cubetti con un mezzo bicchiere d'acqua, quando è tutto finemente frullato aggiungete la panna montata e girate un altro poco, quindi versate in una bottiglia e mettere in freezer e
Buona Domenica.
E' arrivata l'estate e che c'è di meglio di un bel nocciolino freddo fatto in casa? Provate a farlo ,invitate i vostri amici e vedrete che successo .....
E' una ricetta provata e riprovata , piace a piccoli e grandi ,ai nonni e bebè............
DOSI
100 gr. di nocciole
100 gr di zucchero
150 gr di caffè a cubetti
1/2 bicchiere d'acqua
100 gr di panna opla'
-Preparate un buon caffè, fatelo raffreddare e poi mettetelo nel freezer nei contenitori del ghiaccio
-Tostate le nocciole
-Frullate tutti gli ingredienti ,le nocciole,lo zucchero il caffè a cubetti con un mezzo bicchiere d'acqua, quando è tutto finemente frullato aggiungete la panna montata e girate un altro poco, quindi versate in una bottiglia e mettere in freezer e
Buona Domenica.
venerdì 15 giugno 2012
IL GIUDIZIO DELLA GENTE
Io sono cresciuta in un paesino del Sud , in questi paesi ci si conosce tutti, ognuno sa tutto o pensa di sapere tutto degli altri, c'è ancora quel senso di rispetto e di pudore,c'è sopratutto la paura del giudizio della gente.Tante cose si evitavano di fare perchè "chissà cosa dice la gente, che figura facciamo".
Mi ricordo mia nonna, in occasione della morte di mio nonno, io ero ragazza, volevo bene al nonno. All'epoca si usava vestirsi di nero in occasione di un lutto, io quella volta trasgredii, non volli mettere nemmeno un segno, e la preoccupazione di mia nonna è stata "anna che dirà la gente"?
In verità io in questo senso sono stata sempre ribelle, ho fatto sempre quello che pensavo senza minimamente preoccuparmi del giudizio della gente e questo mi ha procurato qualche leggero problemino con i miei ancora ancorati alle vecchie tradizioni.
Ma io so di avere avuto ragione, in alcuni casi, anzi devo dire quasi sempre, la gente in generale, parla per il gusto di parlare, io dico forse per ignoranza, alcune volte lo fanno per affetto, perchè vogliono sentirsi importanti, vogliono farti credere che ti sono vicini, in verità vogliono solo intromettersi nella tua vita e diventarne partecipi.
Per farvi capire come avevo ragione vi racconto un storiella trovata per caso su un almanacco.
"Tanto tempo fa un monaco e un ragazzotto decisero di andare in città e per farlo utilizzarono l'unico mezzo a loro disposizione cioè un asinello.
Il monaco anziano in groppa all'asinello e il ragazzo a piedi. Alla prima svolta incontrarono un gruppetto di persone che naturalmente ebbero da ridire: "guarda il monaco sull'asino e quel povero ragazzo gracilino a piedi"
Il vecchio monaco udite le parole scese dall'asino e fece salire il ragazzo e cosi proseguirono il cammino.Poco più avanti incontrano un gruppetto di persone "Guarda cosa si deve vedere.Un giovane sano e robusto sull'asino, mentre un vecchio monaco a piedi, non c'è più rispetto"
A queste parole il ragazzo scese aiutò il vecchio a salire e poi salì sull'asino anche lui e cosi proseguirono il viaggio.Strada facendo altri commenti "guarda quella povera bestia sotto il peso di quei due fannulloni, non hanno nessuna pietà"
Il monaco e il ragazzo sentiti i commenti scescero dall'asino e proseguirono il cammino a piedi, ma qualcuno non era ancora soddisfatto: "Guardate che sciocchi , quei due hanno l'asino e vanno a piedi"
A questo punto il monaco decise di ritornare a casa e strada facendo spiegò al ragazzo "hai capito la lezione?Per quanto ti sforzi di accontentare gli altri, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire.
Morale della favola? Imparare a tirare diritto per la propria strada senza prestare ascolto alle chiacchiere della gente.
"Ti criticheranno sempre,parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei!Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro , che non ha prove iniziali:canta,balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi"
"Charlie Chaplin"
Io sono cresciuta in un paesino del Sud , in questi paesi ci si conosce tutti, ognuno sa tutto o pensa di sapere tutto degli altri, c'è ancora quel senso di rispetto e di pudore,c'è sopratutto la paura del giudizio della gente.Tante cose si evitavano di fare perchè "chissà cosa dice la gente, che figura facciamo".
Mi ricordo mia nonna, in occasione della morte di mio nonno, io ero ragazza, volevo bene al nonno. All'epoca si usava vestirsi di nero in occasione di un lutto, io quella volta trasgredii, non volli mettere nemmeno un segno, e la preoccupazione di mia nonna è stata "anna che dirà la gente"?
In verità io in questo senso sono stata sempre ribelle, ho fatto sempre quello che pensavo senza minimamente preoccuparmi del giudizio della gente e questo mi ha procurato qualche leggero problemino con i miei ancora ancorati alle vecchie tradizioni.
Ma io so di avere avuto ragione, in alcuni casi, anzi devo dire quasi sempre, la gente in generale, parla per il gusto di parlare, io dico forse per ignoranza, alcune volte lo fanno per affetto, perchè vogliono sentirsi importanti, vogliono farti credere che ti sono vicini, in verità vogliono solo intromettersi nella tua vita e diventarne partecipi.
Per farvi capire come avevo ragione vi racconto un storiella trovata per caso su un almanacco.
"Tanto tempo fa un monaco e un ragazzotto decisero di andare in città e per farlo utilizzarono l'unico mezzo a loro disposizione cioè un asinello.
Il monaco anziano in groppa all'asinello e il ragazzo a piedi. Alla prima svolta incontrarono un gruppetto di persone che naturalmente ebbero da ridire: "guarda il monaco sull'asino e quel povero ragazzo gracilino a piedi"
Il vecchio monaco udite le parole scese dall'asino e fece salire il ragazzo e cosi proseguirono il cammino.Poco più avanti incontrano un gruppetto di persone "Guarda cosa si deve vedere.Un giovane sano e robusto sull'asino, mentre un vecchio monaco a piedi, non c'è più rispetto"
A queste parole il ragazzo scese aiutò il vecchio a salire e poi salì sull'asino anche lui e cosi proseguirono il viaggio.Strada facendo altri commenti "guarda quella povera bestia sotto il peso di quei due fannulloni, non hanno nessuna pietà"
Il monaco e il ragazzo sentiti i commenti scescero dall'asino e proseguirono il cammino a piedi, ma qualcuno non era ancora soddisfatto: "Guardate che sciocchi , quei due hanno l'asino e vanno a piedi"
A questo punto il monaco decise di ritornare a casa e strada facendo spiegò al ragazzo "hai capito la lezione?Per quanto ti sforzi di accontentare gli altri, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire.
Morale della favola? Imparare a tirare diritto per la propria strada senza prestare ascolto alle chiacchiere della gente.
"Ti criticheranno sempre,parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei!Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro , che non ha prove iniziali:canta,balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi"
"Charlie Chaplin"
sabato 9 giugno 2012
TORTA DI CAROTE
Ingredienti:
300 gr di carote
300 gr di mandorle
300 gr di zucchero
80 gr di farina
4 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 grossa noce di burro
un pizzico di sale
Lavate le carote, asciugatele e grattugiatele con una comune grattugia.
Scottate le mandorle un attimo in acqua bollente, pelatele e asciugatele in forno, successivamente tritatele piuttosto finemente.
In una terrina montate i tuorli con lo zucchero, quando il composto sarà gonfio e spumoso, aggiungete le carote grattugiate e la farina mescolata al lievito.Unite le mandorle tritate e mescolate bene tutti gli ingredienti.
A parte in una zuppiera montate gli albumi a cui avrete aggiunto due pizzichi di sale, a neve .
Incorporateli al composto mescolando adagio per non smontarli.
Versate il tutto in una una tortiera inburrata e infarinata, mettetela in forno a 180° e lasciatela cuocere per circa 45 minuti.
E' un ottimo dolce pratico e nutriente, è un'ottima merenda per i bambini e una piacevole leccornia per i golosi come la sottoscritta.
Buona Domenica a tutti
venerdì 8 giugno 2012
TERREMOTO
è certamento l'evento più terribile che possa accadere, è una cosa imprevedibile,distruttivo , un evento dal quale non sai come difenderti e quando purtroppo accade e vedi quelle immagini di distruzione e morte ti senti come persa, quelle case distrutte , tutte le tue cose che custodivi gelosamente alla portata di tutti, tutti i sacrifici di una vita persi in 10 interminabili secondi, e intanto quelle immagini ti passano inesorabilmente davanti ad ogni ora del giorno, saresti tentata di chiudere la televisione, come se quell'evento non fosse mai avvenuto e poi pensi se accadesse a me?
Mia nonna che aveva vissuto il terremoto del 1908 a Reggio Calabria ogni tanto mi raccontava quello che era accaduto, era ancora una ragazzina, eppure ricordava la grande paura che l'aveva assalita, il buio e il silenzio irreale dopo la grande scossa,era un fuggi fuggi generale, lei era riuscita a scappare di casa e si era salvata perchè si diresse verso il centro del paese contrariamente a tutti quelli che cercarono la salvezza dirigendosi verso il mare e poi furono travolti dal maremoto.
Un evento che mi ha colpito molto è stato quello che ha distrutto Laquila, era una città bellissima che io amavo molto, mi piaceva la sua aria, la sua veduta, il gran Sasso innevato.
Ho frequentato per un certo periodo la città perchè mia figlia si era iscritta all'Università quindi quando me lo chiedeva ero ben felice di accompagnarla, lei sbrigava le sue cose e io passeggiavo e visitavo la città.
Il mercato la mattina nella piazza principale,si trovava di tutto, frutta verdura salumi, di tutto di più, poi nel pomeriggio la piazza veniva restituita ai cittadini come d'incanto,come se non ci fosse stato niente.
Certo il clima era particolare,freddissimo, mi ricordo un anno siamo arrivati i primi di settembre, noi ancora con i vestiti estivi e con i sandali, abbiamo trovato gli Aquilani quasi in cappotto, una pioggia torrenziale per cui abbiamo dovuto rifornirci di felpe.La mattina quando mi alzavo ,mi piaceva affacciarmi dalla finestra dell'albergo per assaporare l'aria gelida.
Mi ricordo la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, la Chiesa di San Pietro a Coppito ,la Chiesa di Santa Maria Paganica , la Fortezza Spagnola, la Chiesa di San Bernardino, Palazzo Persichetti.
La Fontana delle 99 cannelle, detta anche della Rivera, è un monumento storico dell'Aquila.
Una città distrutta ma sopratutto tante vite spezzate,tante vite di ragazzi che si affacciavano alla vita, distrutti dall'incuria, dall'incopetenza ,dalla malvagità e depravazione di gente che si dovrebbe semplicemente vergognare di essere al mondo.
Bellissima,una città che mi rimarrà sempre nel cuore.
Dimenticavo, la sera avevamo trovato un ristorantino piccolo, era prorio in centro, era diventata una tappa obbligata, io ordinavo sempre (nonostante la faccia inorridita di mia figlia), formaggio con il miele e girasoli al gorgonzola com crema di tartufi, vi assicuro una vera bontà.
Mi piacerebbe ritornare e ritrovare la città che ho lasciato anni fa.
è certamento l'evento più terribile che possa accadere, è una cosa imprevedibile,distruttivo , un evento dal quale non sai come difenderti e quando purtroppo accade e vedi quelle immagini di distruzione e morte ti senti come persa, quelle case distrutte , tutte le tue cose che custodivi gelosamente alla portata di tutti, tutti i sacrifici di una vita persi in 10 interminabili secondi, e intanto quelle immagini ti passano inesorabilmente davanti ad ogni ora del giorno, saresti tentata di chiudere la televisione, come se quell'evento non fosse mai avvenuto e poi pensi se accadesse a me?
Mia nonna che aveva vissuto il terremoto del 1908 a Reggio Calabria ogni tanto mi raccontava quello che era accaduto, era ancora una ragazzina, eppure ricordava la grande paura che l'aveva assalita, il buio e il silenzio irreale dopo la grande scossa,era un fuggi fuggi generale, lei era riuscita a scappare di casa e si era salvata perchè si diresse verso il centro del paese contrariamente a tutti quelli che cercarono la salvezza dirigendosi verso il mare e poi furono travolti dal maremoto.
Un evento che mi ha colpito molto è stato quello che ha distrutto Laquila, era una città bellissima che io amavo molto, mi piaceva la sua aria, la sua veduta, il gran Sasso innevato.
Ho frequentato per un certo periodo la città perchè mia figlia si era iscritta all'Università quindi quando me lo chiedeva ero ben felice di accompagnarla, lei sbrigava le sue cose e io passeggiavo e visitavo la città.
Il mercato la mattina nella piazza principale,si trovava di tutto, frutta verdura salumi, di tutto di più, poi nel pomeriggio la piazza veniva restituita ai cittadini come d'incanto,come se non ci fosse stato niente.
Certo il clima era particolare,freddissimo, mi ricordo un anno siamo arrivati i primi di settembre, noi ancora con i vestiti estivi e con i sandali, abbiamo trovato gli Aquilani quasi in cappotto, una pioggia torrenziale per cui abbiamo dovuto rifornirci di felpe.La mattina quando mi alzavo ,mi piaceva affacciarmi dalla finestra dell'albergo per assaporare l'aria gelida.
Mi ricordo la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, la Chiesa di San Pietro a Coppito ,la Chiesa di Santa Maria Paganica , la Fortezza Spagnola, la Chiesa di San Bernardino, Palazzo Persichetti.
La Fontana delle 99 cannelle, detta anche della Rivera, è un monumento storico dell'Aquila.
Una città distrutta ma sopratutto tante vite spezzate,tante vite di ragazzi che si affacciavano alla vita, distrutti dall'incuria, dall'incopetenza ,dalla malvagità e depravazione di gente che si dovrebbe semplicemente vergognare di essere al mondo.
Bellissima,una città che mi rimarrà sempre nel cuore.
Dimenticavo, la sera avevamo trovato un ristorantino piccolo, era prorio in centro, era diventata una tappa obbligata, io ordinavo sempre (nonostante la faccia inorridita di mia figlia), formaggio con il miele e girasoli al gorgonzola com crema di tartufi, vi assicuro una vera bontà.
Mi piacerebbe ritornare e ritrovare la città che ho lasciato anni fa.
lunedì 4 giugno 2012
RICETTA DIMAGRANTE
io sono la classica persona perennemente a dieta , le persone che mi conoscono , i miei figli, i miei colleghi sanno che sono sempre a dieta.
Inizio immancabilmente la dieta di lunedi e la interrompo bene che vada mercoledi, perchè dite voi? le scuse sono tante, 1) arriva all'improvviso un figlio, che faccio lo posso lasciare digiuno?Se preparo qualcosa di buono, che faccio lo lascio da solo? no mi devo sacrificare.. peccato avevo iniziato la dieta.2) resta qualcosa del giorno prima e che faccio la butto?
Qualche volta sono riuscita ad ottenere dei buoni risultati, l'anno scorso mi ero impegnata ,sono anche andata dalla dietologa, mi aveva prescritto una dieta che avevo seguito e sinceramente avevo perso 5 chili, per perdere quei chili ci sono voluti cinque mesi ,in quanto tempo pensate che li abbia recuperati? in meno di una settimana e questa volta non riesco proprio a perderli.
Che ci posso fare se sono golosa? i dolci sono la mia passione e anche la mia rovina e la cioccolata? ,vado matta per i formaggi e per i primi piatti, insomma mi piace tutto quello che maggiormante fa ingrassare e la cosa peggiore, e lo riconosco, non conosco le mezze misure, se inizio qualcosa la devo finire subito.
Sulle varie diete sono documetatissima, la mediterranea, quella a zone, dukan, scarsdale, le conosco tutte ma con risultati pessimi.
L'altro giorno leggendo una rivista un po vecchiotta mi sono soffermata su un articolo: "Le Giapponesi non ingrassano" Nel paese del Sol Levante ,infatti , le preoccupazioni legate alle cure dimagranti sono un nonsenso.La spiegazione l'ha fornita il professore Li-Shu-fun di Hong Kong , specialista in problemi dietologoci, il quale ha condotto uno studio sull'alimentazione delle donne giapponesi ed è giunto alla conclusione che la loro invidiabile linea è dovuta unicamente alle dieci tazze di tè che ogni giorno esse sorbiscono.In particolare lo studioso,ha potuto dimostrare che il tè, tramite il sistema nervoso vegetativo, giunge a dare ,per quanto riguarda le funzioni digestive, la sazietà completa allorchè se ne superino un certo numero di tazze.In altri termini il tè toglierebbe l'appetito.
Questo è un esperimento che ciascuno di noi può ripetere per proprio conto con facilità semplicemente provando a bere alcune tazze di tè prima di un pasto.
Che dite proviamo? Possibile che basta cosi poco?D'altra parte pensandoci bene io una cinesina grassottella non l'ho ancora incontrata.E se fosse questo il metodo ideale?
Be da domani a dieta , questa volta dieta cinese.....
io sono la classica persona perennemente a dieta , le persone che mi conoscono , i miei figli, i miei colleghi sanno che sono sempre a dieta.
Inizio immancabilmente la dieta di lunedi e la interrompo bene che vada mercoledi, perchè dite voi? le scuse sono tante, 1) arriva all'improvviso un figlio, che faccio lo posso lasciare digiuno?Se preparo qualcosa di buono, che faccio lo lascio da solo? no mi devo sacrificare.. peccato avevo iniziato la dieta.2) resta qualcosa del giorno prima e che faccio la butto?
Qualche volta sono riuscita ad ottenere dei buoni risultati, l'anno scorso mi ero impegnata ,sono anche andata dalla dietologa, mi aveva prescritto una dieta che avevo seguito e sinceramente avevo perso 5 chili, per perdere quei chili ci sono voluti cinque mesi ,in quanto tempo pensate che li abbia recuperati? in meno di una settimana e questa volta non riesco proprio a perderli.
Che ci posso fare se sono golosa? i dolci sono la mia passione e anche la mia rovina e la cioccolata? ,vado matta per i formaggi e per i primi piatti, insomma mi piace tutto quello che maggiormante fa ingrassare e la cosa peggiore, e lo riconosco, non conosco le mezze misure, se inizio qualcosa la devo finire subito.
Sulle varie diete sono documetatissima, la mediterranea, quella a zone, dukan, scarsdale, le conosco tutte ma con risultati pessimi.
L'altro giorno leggendo una rivista un po vecchiotta mi sono soffermata su un articolo: "Le Giapponesi non ingrassano" Nel paese del Sol Levante ,infatti , le preoccupazioni legate alle cure dimagranti sono un nonsenso.La spiegazione l'ha fornita il professore Li-Shu-fun di Hong Kong , specialista in problemi dietologoci, il quale ha condotto uno studio sull'alimentazione delle donne giapponesi ed è giunto alla conclusione che la loro invidiabile linea è dovuta unicamente alle dieci tazze di tè che ogni giorno esse sorbiscono.In particolare lo studioso,ha potuto dimostrare che il tè, tramite il sistema nervoso vegetativo, giunge a dare ,per quanto riguarda le funzioni digestive, la sazietà completa allorchè se ne superino un certo numero di tazze.In altri termini il tè toglierebbe l'appetito.
Questo è un esperimento che ciascuno di noi può ripetere per proprio conto con facilità semplicemente provando a bere alcune tazze di tè prima di un pasto.
Che dite proviamo? Possibile che basta cosi poco?D'altra parte pensandoci bene io una cinesina grassottella non l'ho ancora incontrata.E se fosse questo il metodo ideale?
Be da domani a dieta , questa volta dieta cinese.....
domenica 3 giugno 2012
TIRAMISU
Ogni domenica proverò a fornirvi una ricetta di un dolce. Sono ricette molto semplici alla portata di tutti che possono però rallegarvi il giorno di festa.
Cominciamo con il TIRAMISU (elemento assolutamente essenziale per la preparazione di questo dolce sono le uova che devono essere freschissime, io dico sempre (uova appena uscite dal c... della gallina).
Gli ingredienti sono:
5 uova
5 cucchiai di zucchero
500 gr di mascarpone
5 tazzine di caffè
2 pacchi di pavesini
3 cucchiai scarsi di cacao amaro
Preparate il caffè e lasciatelo raffeddare (nel caffè io non metto zucchero)
Montate le chiare a neve utilizzando le fruste elettriche e a parte montate
i tuorli con lo zucchero
Riunite il tutto aggiungendo il mascarpone, mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti utilizzando un cucchiaio di legno. Da tutto il composto togliete una parte 1/4 e mescolatela al cacao ,quindi ponete tutto in frigo.
Intanto preparate una pirofila e cominciate a fare uno strato di pavesini che avrete imbevuto leggermente nel caffè, sopra versate uno strato di crema bianca, aggiungete l'altro strato di pavesini sempre leggermente imbevuti e versate sopra la parte di crema alla quale avete aggiunto il cacao,fate un terzo strato di pavesini e sopra versate il resto della crema bianca, una spolverata di cacao e mettete in frigo.
Vi posso assicurare che è una vera bontà.
E buona domenica
Ogni domenica proverò a fornirvi una ricetta di un dolce. Sono ricette molto semplici alla portata di tutti che possono però rallegarvi il giorno di festa.
Cominciamo con il TIRAMISU (elemento assolutamente essenziale per la preparazione di questo dolce sono le uova che devono essere freschissime, io dico sempre (uova appena uscite dal c... della gallina).
Gli ingredienti sono:
5 uova
5 cucchiai di zucchero
500 gr di mascarpone
5 tazzine di caffè
2 pacchi di pavesini
3 cucchiai scarsi di cacao amaro
Preparate il caffè e lasciatelo raffeddare (nel caffè io non metto zucchero)
Montate le chiare a neve utilizzando le fruste elettriche e a parte montate
i tuorli con lo zucchero
Riunite il tutto aggiungendo il mascarpone, mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti utilizzando un cucchiaio di legno. Da tutto il composto togliete una parte 1/4 e mescolatela al cacao ,quindi ponete tutto in frigo.
Intanto preparate una pirofila e cominciate a fare uno strato di pavesini che avrete imbevuto leggermente nel caffè, sopra versate uno strato di crema bianca, aggiungete l'altro strato di pavesini sempre leggermente imbevuti e versate sopra la parte di crema alla quale avete aggiunto il cacao,fate un terzo strato di pavesini e sopra versate il resto della crema bianca, una spolverata di cacao e mettete in frigo.
Vi posso assicurare che è una vera bontà.
E buona domenica
sabato 2 giugno 2012
SALA D'ATTESA
Ieri per la prima volta dopo tanti anni, mi sono dedicata a sbrigare le cose normali di casa,non che prima non le facessi,ma ieri l'ho potuto fare con la massima tranquillità, con calma, assaporando tutto quello che facevo,sono andata a fare la spesa e finalmente mi sono soffermata sui prezzi, ho controllato il depliant delle occasioni, ho finalmente scoperto un mondo sconosciuto e mi sono sentita rinascere.
Sono anche passata dallo studio del mio medico perchè mi servivano delle medicine,oddio c'erano almeno 20 persone, stavo per andarmene poi ho cambiato idea e mi sono seduta ad aspettare ed è stata una cosa positiva perchè ho trascorso una mezz'ora chiaccherando con le altre persone che aspettavano.
La discussione rigorosamente in dialetto, è iniziata parlando
- di cani, che naturalmente sono migliori degli uomini,e non posso dare torto,"io non mi sono comperato un paio di scarpe ma il mio Fonzi (il nome del cane) l'ho fatto operare e lui ancora" adobbiato" ha sentito la mia presenza e mi ha leccato la mano.
-"l'Italia ormai è un marciume, anche nel Vaticano , i cardinali fanno le scarpe al Papa ,le istituzioni sono assenti e le leggi se le fanno per loro, le persone normali che rubano vanno in galera, perchè i politici non devono andare ,che giustizia è questa?
-Dopo aver pagato tutto,bollette .fitto,tasse varie,non ci restano nemmeno soldi per mangiare e dobbiamo campare anche i nostri figli che sono senza lavoro, mentre quel cretino del figlio di bossi aveva una paghetta di 5000 euro al mese, è giusto tutto questo?" u cani muzzica u sciancatu" (il cane morde il poveretto)
-Vi siete chiesti chi ha ucciso Falcone e Borsellino, si a sparare è stata la mafia ma l'ordine da dov'è partito?
e vi siete chiesti perchè la moglie di Moro non ha voluto i funerali di stato?
-Un certo Mario poi raccontava sbalordito che aveva incontrato per strada un signore, impiegato al Comune, che era stato condannato perchè aveva molestato una bambina di 12 anni, ne avevano parlato tutti i giornali,questo non aveva fatto galera e passeggiava beatamente sul corso con la moglie come se non fosse successo niente "io l'avrei buttato in una cella e fatto sbranare dai leoni" .
-i figli di oggi sono diversi , io a mio padre davo del voi , non mi permettevo di fumare davanti al mio genitore era una mancanza di rispetto , i ragazzi di oggi invece sono irrispettosi, arroganti e guai a toccarli se fanno qualcosa di sbagliato, io ai miei figli qualche scapellotto l'ho dato sapete," mazze e panelle fanno i figli belli", adesso se ti avvicini ti minacciano "vedi che chiamo il telefono azzurro".
A questo punto la porta si è aperta e sono dovuta entrare, era arrivato il mio turno.
Come vedete i discorsi sono tutti di attualità, la cosa che mi ha meravigliata però è la voglia che ha la gente di parlare, di sfogarsi ,di gridare la propria rabbia e in effetti la sala d'attesa, considerara tutta la gente che frequenta gli studi medici, è un ottimo posto per scambiarsi idee e opinioni.
Ieri per la prima volta dopo tanti anni, mi sono dedicata a sbrigare le cose normali di casa,non che prima non le facessi,ma ieri l'ho potuto fare con la massima tranquillità, con calma, assaporando tutto quello che facevo,sono andata a fare la spesa e finalmente mi sono soffermata sui prezzi, ho controllato il depliant delle occasioni, ho finalmente scoperto un mondo sconosciuto e mi sono sentita rinascere.
Sono anche passata dallo studio del mio medico perchè mi servivano delle medicine,oddio c'erano almeno 20 persone, stavo per andarmene poi ho cambiato idea e mi sono seduta ad aspettare ed è stata una cosa positiva perchè ho trascorso una mezz'ora chiaccherando con le altre persone che aspettavano.
La discussione rigorosamente in dialetto, è iniziata parlando
- di cani, che naturalmente sono migliori degli uomini,e non posso dare torto,"io non mi sono comperato un paio di scarpe ma il mio Fonzi (il nome del cane) l'ho fatto operare e lui ancora" adobbiato" ha sentito la mia presenza e mi ha leccato la mano.
-"l'Italia ormai è un marciume, anche nel Vaticano , i cardinali fanno le scarpe al Papa ,le istituzioni sono assenti e le leggi se le fanno per loro, le persone normali che rubano vanno in galera, perchè i politici non devono andare ,che giustizia è questa?
-Dopo aver pagato tutto,bollette .fitto,tasse varie,non ci restano nemmeno soldi per mangiare e dobbiamo campare anche i nostri figli che sono senza lavoro, mentre quel cretino del figlio di bossi aveva una paghetta di 5000 euro al mese, è giusto tutto questo?" u cani muzzica u sciancatu" (il cane morde il poveretto)
-Vi siete chiesti chi ha ucciso Falcone e Borsellino, si a sparare è stata la mafia ma l'ordine da dov'è partito?
e vi siete chiesti perchè la moglie di Moro non ha voluto i funerali di stato?
-Un certo Mario poi raccontava sbalordito che aveva incontrato per strada un signore, impiegato al Comune, che era stato condannato perchè aveva molestato una bambina di 12 anni, ne avevano parlato tutti i giornali,questo non aveva fatto galera e passeggiava beatamente sul corso con la moglie come se non fosse successo niente "io l'avrei buttato in una cella e fatto sbranare dai leoni" .
-i figli di oggi sono diversi , io a mio padre davo del voi , non mi permettevo di fumare davanti al mio genitore era una mancanza di rispetto , i ragazzi di oggi invece sono irrispettosi, arroganti e guai a toccarli se fanno qualcosa di sbagliato, io ai miei figli qualche scapellotto l'ho dato sapete," mazze e panelle fanno i figli belli", adesso se ti avvicini ti minacciano "vedi che chiamo il telefono azzurro".
A questo punto la porta si è aperta e sono dovuta entrare, era arrivato il mio turno.
Come vedete i discorsi sono tutti di attualità, la cosa che mi ha meravigliata però è la voglia che ha la gente di parlare, di sfogarsi ,di gridare la propria rabbia e in effetti la sala d'attesa, considerara tutta la gente che frequenta gli studi medici, è un ottimo posto per scambiarsi idee e opinioni.
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