Devo premettere che capisco poco o niente di calcio ma avendo figli che seguono con grande interesse ho imparato ad accettare questo sport.
Non condivido assolutamente gli estremismi cui porta il tifo sportivo, il calcio è comunque uno sport e si sa che non tutti possono vincere ,nello sport c'è chi vince e chi perde e ognuno dovrebbe accettarne le regole.
Il calcio dovrebbe essere considerato una gioia, è naturale che bisogna fare dei sacrifici , ma è pur vero che questi sacrifici in questo caso particolare sono lautamente ricompensati.
Per questo problema da questi signori bisognerebbe pretendere il massimo e loro dovrebbero dare il massimo.
Io ho sempre seguito i mondiali, erano una gioia per la famiglia, eravamo tutti riuniti per incitare la nostra squadra.
Nei mondiali dell'82 l'irriducibile tifosa era la mia nonna con il cappellino in testa che urlava più di tutti noi, ma era un piacere vedere i giocatori correre , fare azioni, si vedeva l'impegno , la voglia di fare gol, la voglia di emergere.
Da allora le cose sono andate sempre più peggiorando come del resto in tutti i campi. I giocatori sono considerati come supereroi, sono super valutati, superpagati, super considerati, come se da loro dovesse dipendere il futuro dell'Italia.
Ma non è certo cosi , loro sono degli atleti , fortunati anzi superfortunati perchè riescono a fare un lavoro che a loro piace, ma come in ogni lavoro ognuno deve fare il proprio dovere , deve dare il meglio di se .
Questi mondiali mi sono piaciuti per i colori, per l'entusiasmo di alcune squadre, per la gioia che sprizza dai volti di alcuni giocatori. Ho visto atleti ballare, correre sudare, sorridere, gioire.
Però ho anche visto undici pappagalli piumati, eleganti, con famiglia al seguito, distratti , qualcuno in campo sembrava di troppo è come se non avesse capito il motivo per cui si trovava in campo.
Una squadra veramente pietosa, non hanno fatto il benchè minimo sforzo .
Ho sentito delle scuse quanto mai idiote, il caldo? perchè gli altri avevano il ventilatore incorporato?
Questi sono come ragazzi viziati , coccolati che vogliono avere sempre ragione , che hanno sempre una scusa quando qualcosa va male , che sanno che possono fare quello che vogliono perchè comunque ci sarà sempre qualcuno che troverà per loro la pezza a colori, che ottengono sempre tutto.
E' successo altre volte che abbiamo perso un mondiale ma siamo stati fieri per quello che i giocatori avevano fatto, abbiamo perso ma con onore, quest'anno è stato veramente una vergogna.
Con i ragazzi viziati ogni tanto va usato il bastone perchè la carota può essere indigesta.
Se un giocatore non va , non si trova ,fa i capricci come il bambino dell'asilo va tolto anche se durante il campionato ha fatto 500 gol, bisogna fare capire a questi signori che nessuno è indispensabile e come diceva un mio ex conoscente " di gente indispensabile sono pieni i cimiteri".
venerdì 27 giugno 2014
mercoledì 18 giugno 2014
TORTA DI CILIEGE
Pensavate che mi ero dimenticata delle ciliege? E' un frutto che adoro, l'unico problema è che non riesco a trattenermi davanti ad un cesto di rosse "cerase".
Le ciliege sono belle da vedere, buone da mangiare, ricche di antiossidanti, diuretiche e benefiche contro la stanchezza.
Una ventina di ciliege consumate a stomaco vuoto, combattono la stanchezza grazie ai loro sali minerali.
Lo sapevate che le ciliege hanno un Santo protettore? è San Gerardo Tintore , protettore di Monza che è anche chiamato Santo delle ciliege , infatti in un affresco nel Duomo di Monza il Santo viene raffigurato con in mano le ciliege.
La leggenda narra che Gerardo si recava spesso a pregare nel Duomo, in una fredda serata di dicembre aveva chiesto ai custodi il permesso di restare a pregare per tutta la notte ma loro erano contrari, cosi Gerardo per convincerli promise che l'indomani, nonostante il freddo, avrebbe portato a ognuno un cestino di ciliege e in effetti l'indomani portò loro un cestino di dolcissime ciliege.
Avendo già preparato la marmellata, questa sera ho deciso di provare a fare un dolce con le ciliege.
Gli ingredienti sono:
500 gr di ciliege senza nocciolo
400 gr di farina
150 gr di burro
5 uova
1 bicchierino di liquore (io ho messo grappa)
200 gr di zucchero
1 bustina di vaniglia
1 bustina di lievito
zucchero a velo
Lavate le ciliege, tagliatele a pezzetti e mettetele sul fuoco con metà dello zucchero e un bicchierino di liquore, fatele cuocere per 10 minuti e lasciatele raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero rimasto, aggiungete la vaniglia, il burro che avrete fatto ammorbidire, le ciliege con il liquido di cottura. Incorporate la farina e alla fine il lievito.
Versate tutto in uno stampo imburrato e mettete in forno per 50 minuti a 160^ .
Spegnete il forno e lasciate dentro la torta per altri cinque minuti.
Ed ecco questa stupenda torta morbidissima e gustosissima e
Questa è la mia fetta
peccato che ho iniziato la dieta.
Le ciliege sono belle da vedere, buone da mangiare, ricche di antiossidanti, diuretiche e benefiche contro la stanchezza.
Una ventina di ciliege consumate a stomaco vuoto, combattono la stanchezza grazie ai loro sali minerali.
Lo sapevate che le ciliege hanno un Santo protettore? è San Gerardo Tintore , protettore di Monza che è anche chiamato Santo delle ciliege , infatti in un affresco nel Duomo di Monza il Santo viene raffigurato con in mano le ciliege.
La leggenda narra che Gerardo si recava spesso a pregare nel Duomo, in una fredda serata di dicembre aveva chiesto ai custodi il permesso di restare a pregare per tutta la notte ma loro erano contrari, cosi Gerardo per convincerli promise che l'indomani, nonostante il freddo, avrebbe portato a ognuno un cestino di ciliege e in effetti l'indomani portò loro un cestino di dolcissime ciliege.
Avendo già preparato la marmellata, questa sera ho deciso di provare a fare un dolce con le ciliege.
Gli ingredienti sono:
500 gr di ciliege senza nocciolo
400 gr di farina
150 gr di burro
5 uova
1 bicchierino di liquore (io ho messo grappa)
200 gr di zucchero
1 bustina di vaniglia
1 bustina di lievito
zucchero a velo
Lavate le ciliege, tagliatele a pezzetti e mettetele sul fuoco con metà dello zucchero e un bicchierino di liquore, fatele cuocere per 10 minuti e lasciatele raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero rimasto, aggiungete la vaniglia, il burro che avrete fatto ammorbidire, le ciliege con il liquido di cottura. Incorporate la farina e alla fine il lievito.
Versate tutto in uno stampo imburrato e mettete in forno per 50 minuti a 160^ .
Spegnete il forno e lasciate dentro la torta per altri cinque minuti.
Ed ecco questa stupenda torta morbidissima e gustosissima e
Questa è la mia fetta
peccato che ho iniziato la dieta.
martedì 17 giugno 2014
CONFETTURA DI FRAGOLINE DI BOSCO
Non potevo sicuramente farmi scappare una simile meraviglia, le fragoline di bosco sono quanto di più buono può esistere in natura, per il gusto, il profumo.
Non le ho potuto raccogliere personalmente , quest'anno ho praticamente disertato la montagna, ma il mio vecchietto provvede a tutte le mie richieste dietro lauto compenso.
Ed ecco la prima fornitura di fragoline, le prossime fra qualche giorno
Queste meraviglie oltre ad essere buone che più buone non si può, sono ricche di vitamina C, calcio e fosforo e sono ricche di fibre, sono molto salutari e diuretiche.
Possono servire per preparare macedonie, frullati , gelati ,granite e naturalmente marmellata, cosa che ho provveduto subito a realizzare e vi assicuro che è la confettura più buona che abbia mai preparato.
1 Kg di fragoline
400 gr di zucchero
Ho pulito le fragoline, messe un attimo sotto l'acqua fredda e le ho lasciate scolare.
Le ho versate in una pentola di acciaio , coperte con lo zucchero e le ho riposte in frigo a macerare per tutta la notte.
L'indomani ho tolto un pò delle fragoline e le ho messe in una coppetta, il resto delle fragole le ho messe a cuocere a fiamma bassa, mescolando con un cucchiaio di legno.
Non le ho potuto raccogliere personalmente , quest'anno ho praticamente disertato la montagna, ma il mio vecchietto provvede a tutte le mie richieste dietro lauto compenso.
Ed ecco la prima fornitura di fragoline, le prossime fra qualche giorno
Queste meraviglie oltre ad essere buone che più buone non si può, sono ricche di vitamina C, calcio e fosforo e sono ricche di fibre, sono molto salutari e diuretiche.
Possono servire per preparare macedonie, frullati , gelati ,granite e naturalmente marmellata, cosa che ho provveduto subito a realizzare e vi assicuro che è la confettura più buona che abbia mai preparato.
1 Kg di fragoline
400 gr di zucchero
Ho pulito le fragoline, messe un attimo sotto l'acqua fredda e le ho lasciate scolare.
Le ho versate in una pentola di acciaio , coperte con lo zucchero e le ho riposte in frigo a macerare per tutta la notte.
L'indomani ho tolto un pò delle fragoline e le ho messe in una coppetta, il resto delle fragole le ho messe a cuocere a fiamma bassa, mescolando con un cucchiaio di legno.
Prima di spegnere ho aggiunto le fragoline messe da parte e ho fatto cuocere per altri dieci minuti,
quindi ho messo la marmellata nei barattoli, li ho capovolti e lasciati raffreddare , ed ecco pronta la mia marmellata
Non potete immaginare il profumo che emana questa confettura, è veramente una delizia.
CONFETTURA DI MORE
Ieri abbiamo trascorso una bellissima giornata in campagna, nella casetta di una mia cara amica che possiede un bellissimo casolare con intorno dei meravigliosi alberi da frutto.
Dopo aver abbondantemente mangiato , abbiamo fatto una lunga passeggiata anche per smaltire un po della grande abbuffata .
Passeggiando nella campagna mi sono imbattuta in un fantastico albero di more e naturalmente ho raccolto l'invito della cara amica " raccogliete le more altrimenti si perdono"
non me lo sono fatto ripetere due volte.
Ho raccolto il mio bel cestino di more che ho subito trasformato in una appetitosa marmellata
Gli ingredienti sono:
1 Kg di more
400 gr. di zucchero
il succo e la buccia di un limone
Ho lavato le more, le ho pulite e le ho versate in un recipiente di acciaio, le ho coperte con lo zucchero,
ho aggiunto il succo e la buccia di un limone , ho mescolato con un cucchiaio di legno e le ho lasciate macerare per una notte in frigo, coperte con uno strofinaccio.
Il mattino dopo le ho messe a cuocere mescolando frequentemente con un cucchiaio di legno fino alla cottura .
Ho fatto bollire lentamente per oltre un'ora, quindi ho versato la marmellata nei barattoli ancora calda.
A me piace sentire la frutta quindi non utilizzo il mixer o il passaverdura, schiaccio semplicemente le more con il cucchiaio di legno ma se a voi la marmellata piace senza i pezzi di frutta potrete utilizzare il passaverdura per renderla più liquida.
Dopo aver abbondantemente mangiato , abbiamo fatto una lunga passeggiata anche per smaltire un po della grande abbuffata .
Passeggiando nella campagna mi sono imbattuta in un fantastico albero di more e naturalmente ho raccolto l'invito della cara amica " raccogliete le more altrimenti si perdono"
non me lo sono fatto ripetere due volte.
Ho raccolto il mio bel cestino di more che ho subito trasformato in una appetitosa marmellata
Gli ingredienti sono:
1 Kg di more
400 gr. di zucchero
il succo e la buccia di un limone
Ho lavato le more, le ho pulite e le ho versate in un recipiente di acciaio, le ho coperte con lo zucchero,
ho aggiunto il succo e la buccia di un limone , ho mescolato con un cucchiaio di legno e le ho lasciate macerare per una notte in frigo, coperte con uno strofinaccio.
Il mattino dopo le ho messe a cuocere mescolando frequentemente con un cucchiaio di legno fino alla cottura .
Ho fatto bollire lentamente per oltre un'ora, quindi ho versato la marmellata nei barattoli ancora calda.
A me piace sentire la frutta quindi non utilizzo il mixer o il passaverdura, schiaccio semplicemente le more con il cucchiaio di legno ma se a voi la marmellata piace senza i pezzi di frutta potrete utilizzare il passaverdura per renderla più liquida.
lunedì 16 giugno 2014
CIRO' E CAPO COLONNA
L'altro giorno sono stata a Cirò, paese che ha dato i natali a mia madre, è un paese molto carino , sul mare riconosciuto in tutto il mondo per il suo vino " Il Cirò doc."
La storia del vino di Cirò ha origini molto antiche, ha inizio nel VIII sec. a.c. quando alcuni greci approdarono sul litolare di Punta Alice e fondarono Krimisa.
Si dice che il Krimisa fosse nell'antichità il vino ufficiale delle Olimpiadi.
Il vino di Cirò ha sempre goduto fama di essere dotato di virtù terapeutiche, fonti storiche riportano affermazione che sarebbero state pronunciate dai medici che dichiaravano che il "Cirò è un tonico opulento e maestoso per la vecchiaia che vuole coronarsi di verde ancora per anni" e definivano questo vino come "un sicuro cordiale per chi vuole recuperare le forze dopo una lunga malattia".
Hugh Johnson , nel suo libro "Atlante dei vini" , definisce il Cirò come il "Barolo del Sud".
Vi siete persi molto voi che ancora non avete provato questo nettare degli dei ma sapete come dice il proverbio? "Non è mai troppo tardi"
Al ritorno ho fatto una visitina a Capo Colonna che non vedevo da parecchi anni.
E' un sito archeologico molto interessante, è uno dei luoghi simbolo della grecità d'Occidente,quindi se siete appassionati di storia antica e non solo vi inviterei a visitarlo.
E' un posto stupendo , a pochi chilometri da Crotone , a due passi dal mare ,un mare cristallino del quale si odono infrangersi le onde sulla riva.
Sono ancora in corso scavi per riportare alla luce altri reperti, attualmente il cantiere è ancora aperto e si può girare nel sito lungo percorsi transennati.
La colonna dorica che fa da vedetta è il punto più suggestivo
Esiste anche un museo costruito tra il 2001-2002 che custodisce numerosi reperti che sono scaturiti dagli scavi che comunque continuano a riportare alla luce altre preziose opere.
Da non perdere la bellissima e suggestiva piccola Basilica adiacente il sito archeologico, proprio a picco sul mare.La bianca chiesetta della Vergine di Capo Colonna , sullo sfondo il mare blu e il cielo terso.
La chiesetta ottocentesca della vergine di Capo Colonna, il cui primo impianto risale all'XI sec., accoglieva l'immagine della Vergine , il cui culto si diffuse soprattutto a partire dal XVI sec.
Si tratta di una raffigurazione su una tavola rivestita in lamina d'argento, che secondo la tradizione, sarebbe stata portata qui dall'oriente e venerata per tutta una serie di miracoli
Vari racconti tramandano il culto alla Vergine di Capo Colonna .Secondo una leggenda in una notte del 1519, durante una tempesta apparve sopra la chiesa "un lume ammirabile più lustrante di un raggio di sole" nel mezzo del quale si vedeva una donna con un bambino in braccio.
Un'altra leggenda racconta che due galee turche approdarono sulla costa e saccheggiarono la Chiesa dando fuoco all'immagine della Vergine, che però non bruciò, anzi emise dei bagliori luminosi. Infine, il dipinto,gettato in mare, fu ritrovato da un contadino sulla spiaggia vicino alla chiesetta.
Attualmente il quadro è conservato nel Duomo di Crotone, ma una volta l'anno,nella seconda decade di Maggio, il quadro ritorna nella sua Sede con una suggestiva processione.
Mare cristallino, cielo azzurro, tradizioni popolari, storia antica, un bicchiere di vino doc e una fantastica cucina casereccia sono tutte qualità che rendono questo posto incantevole.
La storia del vino di Cirò ha origini molto antiche, ha inizio nel VIII sec. a.c. quando alcuni greci approdarono sul litolare di Punta Alice e fondarono Krimisa.
Si dice che il Krimisa fosse nell'antichità il vino ufficiale delle Olimpiadi.
Il vino di Cirò ha sempre goduto fama di essere dotato di virtù terapeutiche, fonti storiche riportano affermazione che sarebbero state pronunciate dai medici che dichiaravano che il "Cirò è un tonico opulento e maestoso per la vecchiaia che vuole coronarsi di verde ancora per anni" e definivano questo vino come "un sicuro cordiale per chi vuole recuperare le forze dopo una lunga malattia".
Hugh Johnson , nel suo libro "Atlante dei vini" , definisce il Cirò come il "Barolo del Sud".
Vi siete persi molto voi che ancora non avete provato questo nettare degli dei ma sapete come dice il proverbio? "Non è mai troppo tardi"
E' un sito archeologico molto interessante, è uno dei luoghi simbolo della grecità d'Occidente,quindi se siete appassionati di storia antica e non solo vi inviterei a visitarlo.
E' un posto stupendo , a pochi chilometri da Crotone , a due passi dal mare ,un mare cristallino del quale si odono infrangersi le onde sulla riva.
Sono ancora in corso scavi per riportare alla luce altri reperti, attualmente il cantiere è ancora aperto e si può girare nel sito lungo percorsi transennati.
La colonna dorica che fa da vedetta è il punto più suggestivo
Esiste anche un museo costruito tra il 2001-2002 che custodisce numerosi reperti che sono scaturiti dagli scavi che comunque continuano a riportare alla luce altre preziose opere.
Da non perdere la bellissima e suggestiva piccola Basilica adiacente il sito archeologico, proprio a picco sul mare.La bianca chiesetta della Vergine di Capo Colonna , sullo sfondo il mare blu e il cielo terso.
La chiesetta ottocentesca della vergine di Capo Colonna, il cui primo impianto risale all'XI sec., accoglieva l'immagine della Vergine , il cui culto si diffuse soprattutto a partire dal XVI sec.
Si tratta di una raffigurazione su una tavola rivestita in lamina d'argento, che secondo la tradizione, sarebbe stata portata qui dall'oriente e venerata per tutta una serie di miracoli
Vari racconti tramandano il culto alla Vergine di Capo Colonna .Secondo una leggenda in una notte del 1519, durante una tempesta apparve sopra la chiesa "un lume ammirabile più lustrante di un raggio di sole" nel mezzo del quale si vedeva una donna con un bambino in braccio.
Un'altra leggenda racconta che due galee turche approdarono sulla costa e saccheggiarono la Chiesa dando fuoco all'immagine della Vergine, che però non bruciò, anzi emise dei bagliori luminosi. Infine, il dipinto,gettato in mare, fu ritrovato da un contadino sulla spiaggia vicino alla chiesetta.
Attualmente il quadro è conservato nel Duomo di Crotone, ma una volta l'anno,nella seconda decade di Maggio, il quadro ritorna nella sua Sede con una suggestiva processione.
Mare cristallino, cielo azzurro, tradizioni popolari, storia antica, un bicchiere di vino doc e una fantastica cucina casereccia sono tutte qualità che rendono questo posto incantevole.
mercoledì 11 giugno 2014
MINESTRA DI TALLI
Ieri sono andata in campagna dal mio fornitore di fiducia.
E' periodo di ciliege, more, pesche, albicocche e il mio fruttarolo ha delle piante meravigliose e io ho la possibilità di scegliere la frutta per le mie marmellate.
Mentre giravo per la campagna ho visto i "talli" ( la pianta delle zucchine). Non li compravo da tanto tempo perchè sono fastidiosi a pulirli ma mentre li guardavo mi è venuta in mente mia madre, a lei piacevano moltissimo e li cucinava in modo splendido.
Ho comperato allora tre mazzetti di talli e altrettanti fiori e ho provato a cucinarli secondo la ricetta della mia mamma .
Per fortuna erano tenerissimi per cui li ho potuti utilizzare tutti, il mio fruttarolo è insuperabile.
Ho lavato la verdura , ho tolto i filamenti sia sul gambo che sulle foglie , è questa l'operazione fastidiosa, ma vi garantisco che il risultato finale di ripaga del fastidio.
Ho tagliato la verdura a pezzetti e l'ho messa in una pentola ancora gocciolante. Ho aggiunto il sale, due pomodorini , due spicchi di aglio , un pizzico di pepe nero e un po di olio extra vergine di oliva.
Ho coperto bene e ho fatto cuocere per 15 minuti, quindi ho aggiunto i fiori interi e ho continuato la cottura per altri 15 minuti ben coperti.
A cottura ultimata ho aggiunto una spolverata di formaggio parmigiano grattugiato e ho servito caldo, ma vi assicura che è una pietanza buonissima anche fredda
Io non ho aggiunto acqua perchè la verdura era tenerissima ma se dovesse servire potete aggiungere una tazzina di acqua.
E' periodo di ciliege, more, pesche, albicocche e il mio fruttarolo ha delle piante meravigliose e io ho la possibilità di scegliere la frutta per le mie marmellate.
Mentre giravo per la campagna ho visto i "talli" ( la pianta delle zucchine). Non li compravo da tanto tempo perchè sono fastidiosi a pulirli ma mentre li guardavo mi è venuta in mente mia madre, a lei piacevano moltissimo e li cucinava in modo splendido.
Ho comperato allora tre mazzetti di talli e altrettanti fiori e ho provato a cucinarli secondo la ricetta della mia mamma .
Per fortuna erano tenerissimi per cui li ho potuti utilizzare tutti, il mio fruttarolo è insuperabile.
Ho lavato la verdura , ho tolto i filamenti sia sul gambo che sulle foglie , è questa l'operazione fastidiosa, ma vi garantisco che il risultato finale di ripaga del fastidio.
Ho tagliato la verdura a pezzetti e l'ho messa in una pentola ancora gocciolante. Ho aggiunto il sale, due pomodorini , due spicchi di aglio , un pizzico di pepe nero e un po di olio extra vergine di oliva.
Ho coperto bene e ho fatto cuocere per 15 minuti, quindi ho aggiunto i fiori interi e ho continuato la cottura per altri 15 minuti ben coperti.
A cottura ultimata ho aggiunto una spolverata di formaggio parmigiano grattugiato e ho servito caldo, ma vi assicura che è una pietanza buonissima anche fredda
Io non ho aggiunto acqua perchè la verdura era tenerissima ma se dovesse servire potete aggiungere una tazzina di acqua.
venerdì 6 giugno 2014
SEMIFREDDO AL CAFFE'
Come torta di compleanno domenica ho deciso di preparare un semifreddo, con l'arrivo della bella stagione qualcosa di fresco sta proprio bene.
Il semifreddo è un dolce molto ricco, fresco e nutriente.
Naturalmente ci sono tante versioni di questo dolce ' ognuno lo prepara secondo le proprie tradizioni , io vi fornisco la mia ricetta.
Gli ingredienti sono:
4 uova
8 cucchiai di zucchero
400 gr. di panna oplà
4 tazzine di caffè
1 tazzina di cognac
1 pacco di pavesini
Preparare il caffè e farlo raffreddare.
Lavorare i tuorli con lo zucchero aggiungendo poco per volta due tazzine di caffè ristretto.
Montare le chiare a neve
e a parte montare la panna
Unire il tutto mescolando piano con un cucchiaio di legno .
Preparare una pirofila e adagiare uno strato di pavesini imbevuti in un po di caffè corretto con una tazzina di cognac.
Adagiare sopra un po del composto preparato a parte e fare tre strati, l'ultimo strato guarnirlo a piacere io ho spolverato un po di cacao.
Mettere in freezer per due ore e toglierlo mezz'ora prima di servirlo
Il semifreddo è un dolce molto ricco, fresco e nutriente.
Naturalmente ci sono tante versioni di questo dolce ' ognuno lo prepara secondo le proprie tradizioni , io vi fornisco la mia ricetta.
Gli ingredienti sono:
4 uova
8 cucchiai di zucchero
400 gr. di panna oplà
4 tazzine di caffè
1 tazzina di cognac
1 pacco di pavesini
Preparare il caffè e farlo raffreddare.
Lavorare i tuorli con lo zucchero aggiungendo poco per volta due tazzine di caffè ristretto.
Montare le chiare a neve
e a parte montare la panna
Unire il tutto mescolando piano con un cucchiaio di legno .
Preparare una pirofila e adagiare uno strato di pavesini imbevuti in un po di caffè corretto con una tazzina di cognac.
Adagiare sopra un po del composto preparato a parte e fare tre strati, l'ultimo strato guarnirlo a piacere io ho spolverato un po di cacao.
Mettere in freezer per due ore e toglierlo mezz'ora prima di servirlo
mercoledì 4 giugno 2014
PIZZA DI CARNE
Ero stanca delle solite polpette, fritte, arrostite, nel sugo. Avevo voglia di qualcosa di diverso e allora ho preparato questa pizza di carne che è stata, come idea insuperabile. E' risultata molto gustosa e morbida e quindi ho deciso di condividerla con voi.
Quando un piatto semplice è ben riuscito perchè non condividerlo con gli amici?
Gli ingredienti sono:
1/2 Kg di carne macinata metà vitello e metà maiale
2 uova
pangrattato
formaggio parmigiano
sale
pomodorini pachino
origano
provola o mozzarella
olio extra vergine di oliva
Impastare la carne con le uova, un pizzico di sale, il parmigiano, pangrattato, un cucchiaio di olio e una mezza tazzina di acqua.
Foderare una pirofila con della carta forno e porre uno stato di carne, adagiare sopra la provola tagliata a listarelle , i pomodorini tagliuzzati e un poco di origano.
Coprire con un altro strato di carne e completare con i pomodorini e qualche pezzetto di provola e un po di origano.
Infornare per 20 minuti a 180^
Provatela sono sicura che vi piacerà
Quando un piatto semplice è ben riuscito perchè non condividerlo con gli amici?
Gli ingredienti sono:
1/2 Kg di carne macinata metà vitello e metà maiale
2 uova
pangrattato
formaggio parmigiano
sale
pomodorini pachino
origano
provola o mozzarella
olio extra vergine di oliva
Impastare la carne con le uova, un pizzico di sale, il parmigiano, pangrattato, un cucchiaio di olio e una mezza tazzina di acqua.
Foderare una pirofila con della carta forno e porre uno stato di carne, adagiare sopra la provola tagliata a listarelle , i pomodorini tagliuzzati e un poco di origano.
Coprire con un altro strato di carne e completare con i pomodorini e qualche pezzetto di provola e un po di origano.
Infornare per 20 minuti a 180^
Provatela sono sicura che vi piacerà
lunedì 2 giugno 2014
SORBETTO AL LIMONE
Dopo una lauta cena è d'obbligo un buon sorbetto al limone.
E cosi ieri dopo una cena a base di pesce ho deciso di fare il sorbetto per deliziare i miei ospiti.
In effetti è riuscito benissimo e ho avuto i complimenti dei commensali.
Vi do la ricetta del mio sorbetto
4 limoni medi
200 gr di zucchero
250 ml di acqua
1 albume montato a neve con un pizzico di sale
Lavare i limoni. Spremerli e tagliare la buccia a listarelle.
In un pentolino versare 250 ml di acqua , lo zucchero , la buccia dei limoni e metà del succo .
Mettere sul fuoco il pentolino e mescolare per 15 minuti fino a che lo zucchero non si è sciolto bene.
A questo punto togliere dal fuoco e fare raffreddare.
Una volta raffreddato aggiungere il rimanente succo di limone, mescolare bene e porre nel freezer per mezz'ora.
Trascorso il tempo, togliere dal freezer, aggiungere l'albume montato a neve, mescolare e rimettere in freezer.
Questa operazione va ripetuta ogni mezz'ora per almeno tre volte fino a che il sorbetto non ha raggiunto la giusta consistenza .
E cosi ieri dopo una cena a base di pesce ho deciso di fare il sorbetto per deliziare i miei ospiti.
In effetti è riuscito benissimo e ho avuto i complimenti dei commensali.
Vi do la ricetta del mio sorbetto
4 limoni medi
200 gr di zucchero
250 ml di acqua
1 albume montato a neve con un pizzico di sale
Lavare i limoni. Spremerli e tagliare la buccia a listarelle.
In un pentolino versare 250 ml di acqua , lo zucchero , la buccia dei limoni e metà del succo .
Mettere sul fuoco il pentolino e mescolare per 15 minuti fino a che lo zucchero non si è sciolto bene.
A questo punto togliere dal fuoco e fare raffreddare.
Una volta raffreddato aggiungere il rimanente succo di limone, mescolare bene e porre nel freezer per mezz'ora.
Trascorso il tempo, togliere dal freezer, aggiungere l'albume montato a neve, mescolare e rimettere in freezer.
Questa operazione va ripetuta ogni mezz'ora per almeno tre volte fino a che il sorbetto non ha raggiunto la giusta consistenza .
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