La storia del vino di Cirò ha origini molto antiche, ha inizio nel VIII sec. a.c. quando alcuni greci approdarono sul litolare di Punta Alice e fondarono Krimisa.
Si dice che il Krimisa fosse nell'antichità il vino ufficiale delle Olimpiadi.
Il vino di Cirò ha sempre goduto fama di essere dotato di virtù terapeutiche, fonti storiche riportano affermazione che sarebbero state pronunciate dai medici che dichiaravano che il "Cirò è un tonico opulento e maestoso per la vecchiaia che vuole coronarsi di verde ancora per anni" e definivano questo vino come "un sicuro cordiale per chi vuole recuperare le forze dopo una lunga malattia".
Hugh Johnson , nel suo libro "Atlante dei vini" , definisce il Cirò come il "Barolo del Sud".
Vi siete persi molto voi che ancora non avete provato questo nettare degli dei ma sapete come dice il proverbio? "Non è mai troppo tardi"
E' un sito archeologico molto interessante, è uno dei luoghi simbolo della grecità d'Occidente,quindi se siete appassionati di storia antica e non solo vi inviterei a visitarlo.
E' un posto stupendo , a pochi chilometri da Crotone , a due passi dal mare ,un mare cristallino del quale si odono infrangersi le onde sulla riva.
Sono ancora in corso scavi per riportare alla luce altri reperti, attualmente il cantiere è ancora aperto e si può girare nel sito lungo percorsi transennati.
La colonna dorica che fa da vedetta è il punto più suggestivo
Esiste anche un museo costruito tra il 2001-2002 che custodisce numerosi reperti che sono scaturiti dagli scavi che comunque continuano a riportare alla luce altre preziose opere.
Da non perdere la bellissima e suggestiva piccola Basilica adiacente il sito archeologico, proprio a picco sul mare.La bianca chiesetta della Vergine di Capo Colonna , sullo sfondo il mare blu e il cielo terso.
La chiesetta ottocentesca della vergine di Capo Colonna, il cui primo impianto risale all'XI sec., accoglieva l'immagine della Vergine , il cui culto si diffuse soprattutto a partire dal XVI sec.
Si tratta di una raffigurazione su una tavola rivestita in lamina d'argento, che secondo la tradizione, sarebbe stata portata qui dall'oriente e venerata per tutta una serie di miracoli
Vari racconti tramandano il culto alla Vergine di Capo Colonna .Secondo una leggenda in una notte del 1519, durante una tempesta apparve sopra la chiesa "un lume ammirabile più lustrante di un raggio di sole" nel mezzo del quale si vedeva una donna con un bambino in braccio.
Un'altra leggenda racconta che due galee turche approdarono sulla costa e saccheggiarono la Chiesa dando fuoco all'immagine della Vergine, che però non bruciò, anzi emise dei bagliori luminosi. Infine, il dipinto,gettato in mare, fu ritrovato da un contadino sulla spiaggia vicino alla chiesetta.
Attualmente il quadro è conservato nel Duomo di Crotone, ma una volta l'anno,nella seconda decade di Maggio, il quadro ritorna nella sua Sede con una suggestiva processione.
Mare cristallino, cielo azzurro, tradizioni popolari, storia antica, un bicchiere di vino doc e una fantastica cucina casereccia sono tutte qualità che rendono questo posto incantevole.
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